TERAMO – Di seguito una nota stampa giunta in redazione il primo settembre dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo. 

I Carabinieri della stazione di Pietracamela, in collaborazione per gli aspetti di specifica competenza con i Carabinieri del Nas di Pescara e del Nil di Teramo, con l’ausilio del personale civile dell’Ispettorato del lavoro e della Ausl di Teramo, hanno proceduto al controllo di un’attività ricettiva nella località turistica dei Prati di Tivo della montagna teramana.

Nel corso dell’ispezione venivano rilevate numerose violazioni: in materia igienico sanitaria (tanto da condurre alla sospensione dell’attività di un laboratorio della cucina annessa al ristorante dell’albergo fino al ripristino delle corrette condizioni igienico-sanitarie), la mancata attuazione delle procedure di tracciabilità degli alimenti, l’assenza di informazioni ai consumatori sulla presenza di allergeni negli alimenti somministrati.

Inoltre sono state riscontrate violazioni della normativa in tema di contenimento della diffusione del virus Covid-19: nello specifico era consentito l’accesso al servizio “piscine” dell’albergo anche se sprovvisti di green pass (per tale motivo è stato sanzionato sia il gestore, che il cliente), non veniva rispettato l’obbligo, previsto per i locali pubblici e aperti al pubblico, di esporre all’ingresso
del locale un cartello che riporti in numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale e, più in generale, è stato riscontrato il mancato rispetto dei contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.

Infine è stata verificata l’installazione di un impianto di videosorveglianza idoneo al controllo a distanza dei lavoratori dipendenti, in mancanza di apposita autorizzazione da parte dell’ispettorato territoriale del lavoro di Teramo.

In totale nei confronti del gestore della struttura sono state contestate sanzioni per un ammontare di oltre diecimila euro, oltre alla sospensione dell’attività del laboratorio di cucina, mentre nei confronti del cliente fruitore del servizio di piscine sprovvisto di green pass la sanziona amministrativa è stata di euro 400.