SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’estate 2021, ma anche la primavera, verrà ricordata a lungo dai tifosi rossoblu.

Purtroppo non per dolci avvenimenti sportivi ma per tutto il trambusto societario che ha coinvolto la Samb negli ultimi sei mesi.

Prima i problemi economici derivanti dalla gestione di Domenico Serafino sfociati nel fallimento. Poi l’avvento, l’acquisto all’asta e la nascita dell’As Sambenedettese di Roberto Renzi con, però, i noti disagi inerenti alla mancata iscrizione in Lega Pro dopo le bocciature di Covisoc e Consiglio Federale Figc e i ricorsi respinti dal Collegio di Garanzia del Coni e dal Tar del Lazio. E’ nata, nel frattempo, anche la Ssd Sambenedettese 1923 guidata da Manolo Bucci che ha avuto “in dono” dal sindaco Pasqualino Piunti il titolo sportivo a seguito del bando emesso dal Comune per manifestazioni d’interesse su un nuovo Club in grado di disputare la serie D.

La Ssd Samb avrebbe presentato tutta la documentazione richiesta dalla Figc per partecipare alla quarta serie nazionale ma la Federazione guidata dal presidente Gabriele Gravina prima di dare un eventuale via libera, ad accertamenti eseguiti, al team di Bucci vorrebbe aspettare l’esito di un nuovo ricorso presentato dall’As Samb di Renzi al Tar per essere ammessa in sovrannumero alla serie D.

Un esito che dovrebbe giungere a settembre, forse il 6, e la Figc è intenzionata ad attendere prima di dare una risposta alla documentazione presentata dal Club di Manolo Bucci. Ricordiamo che il campionato di serie D inizierà il 19 settembre e nelle prossime ore verranno svelati i gironi e le squadre che ne faranno parte.

Probabilmente verrà data alla Samb (almeno ad una delle due) la possibilità di posticipare l’inizio del torneo per permettere alla nuova squadra di formarsi e svolgere un’efficace preparazione atletica ma sta di fatto che al momento è tutto in “stand by”. Allenatore, staff tecnico e giocatori. Sussurri, indiscrezioni e ipotesi. Nulla di concreto e ufficiale, purtroppo.

E la mancanza di comunicazioni ufficiali da entrambi i Club non aiuta a comprendere la situazione, in primis ai tifosi e alla cittadinanza. Conferenze pubbliche o note stampa potrebbero agevolare a capire ma anche in questo caso tutto è in “stand by”.

Ciò alimenta solo lo sconforto e la consapevolezza che non è ancora tempo in Riviera di parlare di calcio giocato. Almeno per la Samb.