SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota, giunta in redazione l’11 agosto, dal Sap di Ascoli a firma del segretario Massimiliano D’Eramo che replica alle dichiarazioni dell’assessore comunale Gianluigi Pepa.

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La nota di Massimiliano D’Eramo

Nelle scorse giornate sono intervenuto in merito ad alcuni gravi fatti accaduti nella zona rivierasca e più
precisamente per il fenomeno delle “baby gang” nel Comune di San Benedetto.

Ho anche avuto modo di leggere altri interventi sull’argomento, soprattutto quello
dell’Assessore del Comune di San Benedetto del Tronto Gianluigi Pepa il quale auspicava l’invio di 15
Poliziotti della Questura di Ascoli Piceno in aggregazione al Commissariato rivierasco.

Alla luce di tale affermazione priva di ogni logica contestuale, ho ritenuto opportuno, per il
ruolo che rivesto, ossia di Segretario Sindacale che tutela 170 lavoratori della Polizia di Stato operanti in
questa Provincia, di intervenire presso il Prefetto Carlo De Rogatis sull’argomento.

La linea politica di questo Sindacato è chiara da sempre; la Provincia di Ascoli Piceno versa in
condizioni disastrose di carenza di personale, e con età anagrafica molto elevata.
Col numero di uomini a disposizione, come ribadito dal Questore in un recente
intervento, a fatica si riescono a fronteggiare le incombenze ordinarie degli Uffici; con enorme spirito di
abnegazione già il personale si offre a doppi turni di straordinario per le esigenze di Ordine Pubblico.

Credo che il compito di un Assessore non sia quello di indicare all’organo di Governo della
Provincia o all’organo tecnico della Polizia di Stato le modalità con cui risolvere problematiche che
certamente preoccupano tutti.

Credo anche che l’Assessore andrebbe informato che ad oggi la Questura di Ascoli Piceno
invia settimanalmente di rinforzo al Commissariato rivierasco dagli 8 ai 10 poliziotti a settimana e che
altri materialmente non sarebbe possibile inviarne, a patto di chiudere dei servizi essenziali per il
cittadino (passaporti, licenze, autorizzazioni varie), lo stesso cittadino che in molti casi è residente
nel Comune di San Benedetto del Tronto.

Sono convinto della necessità di un intervento per fronteggiare i fatti gravi accaduti a San
Benedetto del Tronto, ma non trovo accettabile che tale soluzione venga trovata sulla pelle di colleghi
che già danno oltremisura sacrificando diritti contrattuali e situazioni personali; la mancanza della
Amministrazione di inviare un adeguato organico di Poliziotti in questa Provincia non deve ricadere
sul personale.

Ritengo che l’unico modo per affrontare questa situazione di emergenza sia quello che le
Autorità locali richiedano l’invio di ulteriore Personale aggregato, quantomeno fino a cessate esigenze.