ACQUAVIVA PICENA – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 4 agosto, da Acquaviva Futura, gruppo consiliare di minoranza.
Via delle Lampare e Montechiaro completamente al buio. E’ successo ieri sera 3 agosto.
Per l’ennesima volta la zona si è trovata completamente al buio, così come il tratto della Sp1 (ex Acquavivese) che costeggia le due vie.
La situazione è inaccettabile e i cittadini sono all’esasperazione. Non basta vedere intere zone di Acquaviva al buio in concomitanza di piogge e temporali, ora anche in piena estate quando la luce pubblica, oltre a dare sicurezza alla viabilità, è fondamentale anche per la sicurezza delle abitazioni.
OLTRE IL DANNO LA BEFFA
La scelta di sostituire solo le lampade dei lampioni e lasciare quasi intatta la linea elettrica ormai vecchissima, sta producendo il DANNO, mentre la BEFFA riguarda i costi che stiamo sostenendo come acquavivani visto che in 20 anni andremo a spendere (per il momento) circa 800 mila euro in più.
Anche in questo caso la previsione di spesa fatta da Rosetti & C. nel 2015 si è rivelata completamente sbagliata.
Questo succede quando una amministrazione tende a prendere decisioni senza programmazione e senza una attenta valutazione degli impatti che questi avranno sul paese. Come per tante altre scelte, anche qui si è guardato al consenso elettorale e non al bene di Acquaviva e degli acquavivani. Ci si è fatti prendere dalla frenesia di poter dire “abbiamo fatto”.
Il rifacimento dell’illuminazione pubblica fu uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale della Maggioranza alle elezioni del 2017 (anche se all’epoca era ancora in corso).
Tanti cittadini credettero alle parole del Sindaco e dei futuri Consiglieri per scoprire solo dopo che la realtà era un’altra. COME PER TANTE ALTRE COSE, SONO RIMASTI AGLI SLOGAN ELETTORALI SENZA PASSARE MAI DALLE PAROLE AI FATTI.
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“in 20 anni andremo a spendere (per il momento) circa 800 mila euro in più.”
Se è così come sostiene l’opposizione non è una sciocchezza!
trattasi di danaro pubblico e comporta la cifra di 40.000 euro l’anno per venti anni.
E… non son pochi per il comune di Acquaviva.
Sindaco e giunta potrebbero anche spiegare ed eventualmente confutare se il
racconto fatto è impreciso.
Trattasi di risorse economiche che si sarebbero potute spendere in modo più proficuo.
Certo “sindaco e giunta potrebbero confutare eventuali imprecisioni” se magari “il racconto” avesse illustrato come si arriverà a spendere 800mila euro in vent’anni… Sempre che si possa parlare di precisione in certe previsioni a 20 anni…
Quando si stipulano contratti a 20 anni non si può prescindere dal programmare e fare previsioni il più precise possibili. Non si può procedere senza uno studio accurato e… non “come viene viene”.
Per quanto riguarda la trasparenza dovrebbe essere un obbligo che compete ad ogni amministratore sia esso di maggioranza sia esso di minoranza.
Quindi ben vengano ulteriori informazioni indipendentemente da chi le fornisce.