SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il primo agosto, dal Sap di Ascoli Piceno.

Periodicamente, da anni, i sindacati di Polizia ed il Sap in particolare si rivolgono agli organi di stampa per denunciare
le gravi carenze di organico che impediscono ogni forma di prevenzione. Basti pensare che solo per quest’anno a fronte
di oltre 10 pensionamenti sono stati inviati solo 3 nuovi innesti, se questo lo possiamo definire “piano di potenziamento”
è sicuramente un eufemismo. L’attività di Polizia, in questi ultimi anni, si è ridotta alla gestione dell’Ordine Pubblico e
alla repressione dei reati.

Ma mai come in questo momento il nostro è un grido di allarme, infatti da qualche giorno il territorio di competenza del
Commissariato di San Benedetto del Tronto, è diventato teatro di una serie di gravissimi reati da parte di una
presumibile baby gang.

Ultimo in ordine di tempo è quello accaduto tra la notte del 30 e 31 luglio, dove tre giovanissimi sono stati aggrediti a
calci e pugni da un gruppo di ragazzi. Dalle prime indagini sembrerebbe altamente probabile che si tratti delle stesse
persone che lo scorso weekend hanno mandato in ospedale due ragazzi. Un gruppo di giovanissimi che senza scrupoli
sta mettendo a segno rapine e aggressioni ai danni di coetanei.

Come Sindacato Autonomo di Polizia non possiamo far altro che registrare un rinnovato interesse della popolazione sul
problema sicurezza e ribadire che la ricetta non può essere individuata nella sola repressione bensì soprattutto nella
prevenzione dei reati. Ovviamente ogni attività di prevenzione ha un costo. Noi lo chiameremmo investimento.

Nella
nostra provincia occorrono più uomini per garantire più pattuglie che controllino il territorio, purtroppo, a parte
l’aggregazione estiva di due equipaggi del Reparto prevenzione Crimine, ciò non sta avvenendo, basti pensare che la
cittadina di San Benedetto del Tronto ha disposizione una sola volante, che riteniamo altamente insufficiente soprattutto
in questo periodo estivo dove la popolazione triplica.

Ma se “Atene piange, Sparta non ride”, infatti questa cronicità di
carenza di personale si registra su tutti gli Uffici sedenti nella provincia di Ascoli Piceno, aggiungendo inoltre che oltre
ad essere pochi, siamo aimè anche “anziani”, e con un’età media superiore ai 50 anni.

Ed è per questo che con una nota inviata al Signor Questore Alessio Cesareo, abbiamo chiesto, visto il delicato
momento, di intraprendere una forte azione di contrasto, mettendo sul campo tutte le forze disponibili per sostenere le
reali e serie esigenze rivierasche, allo scopo di mettere la parola fine a questa gravissima problematica.

Da parte nostra siamo convinti che la risposta ci sarà e sarà efficace, ma chiediamo che occorre anche la collaborazione
della cittadinanza che non deve temere ritorsioni e denunciare ogni fatto che possa essere prodromico alla commissione
di reati.

La guerra a questi balordi consiste soprattutto nel non lasciargli libertà di movimento, per i delinquenti il principale
deterrente è quello di temere di essere scoperti e questa paura la si trasmette solo con una presenza reale e costante sul
territorio e come già detto, con una stretta collaborazione con i cittadini; quelli onesti, naturalmente.