FERMO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 31 luglio, dalla Questura di Fermo.

Anche nel corso di questa estate si è rilevato un sensibile aumento dei reati predatori commessi sia nelle abitazioni ma soprattutto su beni lasciati incustoditi dai proprietari per pochi minuti o in evidenza all’interno di autovetture parcheggiate.

Soggetti spesso provenienti da altre zone del territorio nazionale, itineranti nelle località affollate dai turisti, ma anche domiciliati nella nostra provincia, approfittando della disattenzione dei legittimi possessori riescono in pochi attimi ad appropriarsi di borse, zaini, portafogli e capi di abbigliamento; quelli con una maggiore indole ed esperienza delinquenziale, dopo aver studiato i movimenti dei padroni di casa, forzano gli accessi delle abitazioni e le depredano di valori di facile smercio, utilizzando arnesi da scasso e smerigliatrici a batteria, o riescono ad accedere nell’abitacolo dei veicoli per impossessarsi di oggetti individuati in precedenti giri di perlustrazione.

Nell’ampia casistica dei reati predatori, tutti assolutamente gravi perché incidono negativamente oltre che sul diritto di proprietà della vittima anche sulla percezione della sicurezza, e che in ogni situazione sono determinati dalla mancanza di rispetto della patrimonio altrui e di senso civico, vi sono tuttavia differenze che l’Autorità Giudiziaria può valutare in occasione del procedimento penale e per la quantificazione della condanna.

Tra gli eventi recenti rilevati dalla Polizia di Stato fermana, due casi antitetici che, pur nella oggettivamente rilevante gravità del reato di furto, rappresentano gli estremi del “motivo” che ha determinato la commissione del reato. Nel mezzo, i furti commessi da criminali seriali “di professione”, quelli episodici per procurarsi le somme necessarie per acquistare dosi di stupefacenti e quelli di biciclette, da ridipingere e utilizzare nella zona, se si poco valore, o da rivendere su mercati illegali, qualora di pregio.

Un giovane cittadino esteuropeo è stato denunciato pochi giorni fa per il furto aggravato di generi alimentari, nello specifico frutta e verdura, perpetrato ai danni di un’attività commerciale della costa.

Il ladro aveva scoperto che nelle prime ore della mattina il titolare era solito esporre all’esterno del negozio le casse contenenti ortaggi e frutta e successivamente far rientro nell’esercizio per il rifornimento degli scaffali. Approfittando di quei momenti è riuscito, per alcuni giorni, ad impossessarsi di alcuni di quei generi alimentari fuggendo in sella ad una bicicletta.

Il titolare, che si era accorto dell’ammanco, ha visionato le immagini dell’impianto di videosorveglianza riuscendo ad individuare il responsabile delle sottrazioni che, dopo alcuni giorni, ha visto passare nella zona. Dopo essere riuscito a fermarlo ha chiesto l’intervento della Volante il personale della quale ha accompagnato il giovane, sprovvisto di documenti, in Questura dove è stato fotosegnalato, compiutamente identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato continuato, come dimostrato dalle immagini dei suoi precedenti furti consegnate dal titolare del negozio in occasione della denuncia formalizzata in Questura.

Ai poliziotti, lo straniero, che è risultato essere residente in una strada vicina all’esercizio commerciale, ha ammesso i suoi atti delittuosi e dichiarato di aver agito per il suo stato di indigenza, che in nessun caso può costituire una giustificazione dei suoi comportamenti. 

All’estremo opposto, il furto perpetrato alcuni giorni fa a Porto Sant’Elpidio. In un negozio di abbigliamento sono entrati alcuni giovani turisti i quali hanno scelto ed acquistato alcuni capi. Durante il pagamento, il titolare si è accorto che uno dei clienti era ancora nel camerino di prova e che ne usciva solo mentre i suoi amici si stavano allontanando dal negozio. Insospettitosi, ha scoperto la presenza nello stanzino di alcune placche antitaccheggio staccate probabilmente con una piccola tronchese dagli abiti trafugati ed ha provato ad inseguire il gruppetto di cinque soggetti che nel frattempo aveva già raggiunto una vettura di gran lusso parcheggiata all’esterno con la quale si sono velocemente allontanati.

Probabilmente grazie all’impianto di videosorveglianza interno e quelli presenti nella zona sarà possibile individuare il particolare veicolo e i suoi occupanti.

 

Poteva terminare così questo comunicato, con le indagini in corso che avevano già portato ad individuare alcuni componenti, ancora senza nome, del gruppo di giovani che avevano perpetrato il furto se questi non fossero tornati questa mattina nei pressi del luogo del delitto, con la spavalderia propria dei delinquenti seriali.

Infatti tre di loro sono stati visti dal titolare di quel negozio che ha subito richiesto l’intervento della Polizia di Stato.

La Volante, in base alle indicazioni fornite dal segnalante li ha rintracciati nelle vicinanze ed identificati per cittadini esteuropei senza fissa dimora nel nostro Paese ma già denunciati ed arrestati nel nord Italia per analoghi reati contro il patrimonio.

I tre giovani, poco più che ventenni, sono stati accompagnati in Questura e grazie alle immagini dell’impianto di videosorveglianza ed alle dichiarazioni assunte dai poliziotti, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il furto aggravato perpetrato ed uno di loro anche per ricettazione poiché trovato in possesso di un documento di identità non suo e sulla provenienza del quale non ha voluto fornire alcuna informazione.