Il direttore: mi sembrano considerazioni corrette quelle di Paolo Canducci anche se ritengo difficile convincere dopo tutti i suoi elettori ad appoggiare un candidato “concorrente” in caso di ballottaggio. Perchè si dimentica sempre che gli elettori hanno una testa per pensare e sono loro a decidere. Di solito preferiscono astenersi piuttosto che “cambiare” bandiera o addirittura fare un dispetto come è successo nel 2016.

Un’altra cosa mi è piaciuta: poche promesse ma buone. Faciliteranno il nostro compito quando chiederemmo agli aspiranti sindaci di certificare nero su bianco con una firma le loro promesse. A presto.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è aperta con un messaggio chiaro e che non lascia spazio a duplici interpretazioni la conferenza stampa del candidato sindaco Paolo Canducci, presso la sede elettorale situata all’ex Cinema delle Palme.

Il tempo delle polemiche è finito. Noi già da tempi non sospetti avevamo proposto di trovare un candidato condiviso, oppure di ricorrere alle primarie, ma non siamo stati ascoltati”. Ancora una volta il centro sinistra arriva diviso all’appuntamento con le elezioni comunali, Canducci commenta con un appello esteso a tutte le forze del centrosinistra: “Un gruppo, più o meno numeroso, ha lavorato per dividerci e alla fine ci è riuscito e proprio le divisioni sono state causa delle nostre ultime 3 più grandi sconfitte a San Benedetto. Ma ora è tempo di parlare di futuro, dei prossimi 10 anni e di ciò che Piunti non ha fatto. Mi rivolgo a tutte le forze del centrosinistra, anche a Spazzafumo. E’ un appello esteso: noi siamo pronti a sostenerli in caso di ballottaggio. Loro?”.

Il candidato sindaco ha successivamente illustrato i tre punti fondamentali del suo programma. “In primo luogo c’è la riqualificazione dell’area Ballarin, che vogliamo trasformare in un parco verde polifunzionale sul mare, adatto sia per l’attività fisica, sia per eventi culturali. Secondo tema è il centro città: il galoppatoio, la bocciofila e la pineta Buozzi sono attualmente in condizione pietose, mentre dovrebbero essere una vetrina nel cuore della nostra città. Terzo punto che riteniamo una priorità è il rifacimento del sottopasso in via Mare, che non si tratta di una semplice riqualificazione, ma equivale a mettere in sicurezza e ridare vita ad uno degli snodi più importanti della città per quanto riguarda l’accesso al mare. San Benedetto deve seguire la scia delle città europee, non perché dobbiamo essere uguali a Milano o Parigi, ma dal punto di vista della progettualità quelli devono essere i modelli da seguire”.

La parola è poi passata a Gianluca Carrabs, coordinatore regionale dei Verdi: “Le Marche vengono da due terremoti, dalla crisi pandemica, oltre che da quella economica che ci ha portati ad essere più verso il sud che verso il nord organizzato. I fondi europei prevedono 1 miliardo e 102 milioni per la nostra regione, ma per far sì che arrivino a San Benedetto servono le persone giuste che abbiano esperienza e competenza. Paolo Canducci incarna alla perfezione queste caratteristiche.”

In chiusura è intervenuta anche l’Europarlamentare e portavoce del gruppo Verdi Eleonora Evi, la quale con la sua presenza, ha voluto ribadire la volontà di portare la voce di San Benedetto anche a Bruxelles: “Quando si parla di cambiamento è importante partire dalle città con un programma ambizioso. L’Europa ci sta offrendo un aiuto senza precedenti con i fondi del PNRR e dobbiamo essere in grado di cogliere questa occasione. Tematiche come pedonalizzazione e crisi climatica sono sempre più importanti ed è per questo che appoggio in pieno questa iniziativa”.