Scatti di Federico Del Zompo, diffusi dal Comune di San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In un clima di forte emozione si è tenuta, domenica 25 luglio, nel giardino della Palazzina azzurra, la cerimonia di consegna dell’edizione 2020 del premio Truentum che, per i noti motivi, non è stato possibile consegnare l’anno scorso.

La massima onorificenza cittadina è andata alla memoria di Gabriele Cavezzi, personaggio poliedrico, uomo di cultura, grande appassionato di sport e di atletica che ha contribuito alla crescita socio-culturale della città applicandosi con passione allo studio delle memorie cittadine cui ha dedicato opere che rappresentano un patrimonio prezioso per San Benedetto del Tronto.

La cerimonia si è aperta con la voce di Cavezzi che ha avvolto la platea seguita da un’esecuzione con chitarra acustica di Cristiano Corradetti che si è esibito dalla terrazza della Palazzina Azzurra. Dopo l’intervento del sindaco Pasqualino Piunti, che ha ricordato l’importanza della figura del premiato per la cultura cittadina sottolineando la coincidenza della cerimonia con la ricorrenza della Festa in onore della Madonna della Marina, altro momento simbolico per San Benedetto del Tronto, si sono succedute le testimonianze di coloro che hanno avuto modo di conoscere Cavezzi, di collaborare con lui, di apprezzarne la valenza di storico e tecnico sportivo. Si sono dunque alternati al microfono Giuseppe Merlini, responsabile dell’archivio storico comunale, e il presidente del Circolo dei sambenedettesi Gino Troli, mentre per l’aspetto sportivo sono intervenuti il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera Stefano Mei, (che, in partenza per le Olimpiadi di Tokyo, ha mandato un messaggio video) e il presidente della Collection Atletica Sambenedettese, nonché allievo di Cavezzi, Vinicio Ruggieri. E’ emerso il desiderio che a Cavezzi venga intitolata la pista di atletica della città.

La serata è stata arricchita dagli intermezzi musicali curati dalla pianista Sabrina Gentili e dalla soprano Emanuela Torresi, che hanno eseguito sia brani di Morricone, amatissimo da Cavezzi, sia della tradizione operistica italiana. Spazio anche al trombone di Lito Fontana, sambenedettese che riscuote successo in tutto il mondo, che ha voluto portare il suo contributo nel segno dell’amicizia con la famiglia del premiato. Il Cavezzi poeta dialettale è stato poi ricordato attraverso la lettura di due sue liriche da parte di Anna Lunerti e Giancarlo Brandimarti.

La premiazione ha visto il sindaco Piunti leggere la motivazione contenuta nella pergamena che simboleggia il riconoscimento insieme alla medaglia d’oro: “Personalità poliedrica, con intelligenza vivida per anni ha raccontato con passione la storia della Città approfondendone la conoscenza grazie ad un indefesso lavoro di ricerca documentale. L’innata capacità divulgativa gli ha permesso di far conoscere ed apprezzare a livello nazionale ed internazionale San Benedetto del Tronto che ha altresì tratto lustro dalla sua opera di tecnico sportivo. Preparatore di atletica leggera, ha offerto la sua competenza a generazioni di campioni e praticanti ricevendo stima ed apprezzamento dai vertici federali. La Città riconoscente ne ricorda la figura e la indica come esempio alle nuove generazioni”.

Gran finale con la proiezione di uno splendido video intitolato “ The final lap” realizzato dal regista Rovero Impiglia con le immagini del giro di pista che il carro funebre compì il giorno delle esequie nel febbraio scorso. Subito dopo la voce di Pino Insegno, su una carrellata di immagini della vita di Cavezzi, ha recitato una poesia che egli scrisse quando la moglie Giuseppina accettò la sua proposta di fidanzamento.

Il video di Rovero Impiglia, “The final lap”, visibile anche in primo piano su quest’articolo, tratto dal canale YouTube della Collection Atletica Sambenedettese