SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con Decreto dirigenziale 65 del 20 luglio scorso, la Regione Marche ha stanziato 2,191 milioni di Euro per un bando a sostegno delle imprese ittiche marchigiane che hanno subito un arresto temporaneo dell’attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Il sostegno è relativo alla sospensione nel periodo tra il 1 febbraio e il 31 dicembre 2020 e intende attenuare l’impatto della pandemia nel settore della pesca in maniera proporzionale alle giornate di lavoro perse per ogni impresa e alla stazza del peschereccio. Destinatarie della misura sono le imbarcazioni iscritte in uno dei Compartimenti marittimi della Regione Marche che esercitano attività di impresa di pesca, compresi i pescatori che esercitano in forma autonoma e che armano in proprio il peschereccio.

“La pesca è un indotto vitale per il nostro territorio che ha la fortuna di affacciarsi su un mare, quello Adriatico, che risulta il più pescoso di tutto il Mediterraneo con il suo 25% di pescato sul totale – sono le parole dell’Assessore regionale al Bilancio Guido Castelli, tra i promotori dell’Avviso -. Abbiamo deciso quindi di stanziare questa importante somma per mitigare i danni provocati dal Covid anche ai nostri pescatori. Lo abbiamo fatto non solo sulla base di fondi europei e statali, ma aggiungendoci quasi 330mila Euro di risorse regionali”.

L’avviso è disponibile sul sito della Regione Marche all’indirizzo https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agricoltura-Sviluppo-Rurale-e-Pesca/Fondo-Europeo-per-la-pesca#19955_Misura-1.33.1.d) e ha come termine per la presentazione delle domande è il 3 settembre. Tra i requisiti di partecipazione si richiede che l’imbarcazione abbia svolto un’attività di pesca in mare per almeno 120 giorni tra il 2018 e 2019, con ricalcolo per chi è iscritto da meno di due anni nel Registro della flotta peschereccia dell’Unione. I contributi si calcolano a seconda se l’armatore abbia posto o meno, il personale di bordo in cassa integrazione o abbia usufruito di altri ammortizzatori sociali. 

“Questa misura – aggiunge Castelli – era molto attesa proprio perché necessaria in quanto va a sostenere non solo uno dei comparti che rappresentano un’eccellenza marchigiana e, ciò nonostante, spesso dimenticato dalle istituzioni, ma anche perché tutela seppur in maniera indiretta altre economie locali, come i settori del turismo ed enogastronomico, che dipendono specie lungo la costa proprio dalle stesse imprese ittiche del territorio. La Regione – conclude – è al fianco dei pescatori e farà il possibile per tutelare questo comparto”. 

Anche di questo tema si parlerà il 23 luglio al convegno ‘La filiera del settore ittico sanbenedettese: i nuovi scenari di sviluppo nazionali ed internazionali’ che vede la partecipazione della Regione Marche e del Centro Agro Alimentare Piceno, un incontro rivolto al mondo della pesca con l’intento di promuovere l’obiettivo comune di ridare slancio e maggiore importanza al comparto ittico del territorio.