FERMO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 21 luglio, dalla Questura di Fermo. 

La maggior parte delle segnalazioni che arrivano al 112, Numero Europeo per le Emergenze, provengono da cittadini che richiedono l’intervento delle Forze di polizia per essere stati vittima di reati, perché coinvolti in incidenti stradali o per segnalare situazioni di pericolo proprie, di vicini o conoscenti.

Molte chiamate riguardano anche situazioni sospette che vengono comunicate alla Polizia di Stato per l’immediato intervento o per successivi approfondimenti.

Solo per fare alcuni esempi delle situazioni, due casi di ieri, di cittadini sentinelle della sicurezza.

Il primo, la telefonata di un giovane che, dopo le 4 di notte, mentre fumava sul terrazzo, ha notato un ragazzo di probabile origine nordafricana che tentava di aprire le portiere delle auto parcheggiate sotto la propria abitazione. Dopo aver chiamato il numero di emergenza e restando in costante contatto telefonico con l’equipaggio della Volante, gli operatori hanno dapprima raggiunto la strada indicata e successivamente individuato a distanza il soggetto segnalato.

Quest’ultimo, alla vista dell’auto della Polizia di Stato ha desistito dai tentativi di forzare la portiera di una vettura all’interno della quale aveva visto un possibile bottino e correndo è riuscito a far perdere le proprie tracce tra i vicoli di Fermo.

I poliziotti intervenuti hanno comunque fatto togliere dal proprietario dell’auto “puntata” gli oggetti lasciati in evidenza, tra i quali una borsa porta computer.

Nel secondo caso, un altro cittadino di Fermo, dalla finestra della propria abitazione ha visto due giovani che stazionavano sotto la sua abitazione per alcune decine di minuti. Ad un certo punto uno dei due, dopo aver aperto il bagagliaio della vettura dalla quale era sceso, ha mostrato all’amico una pistola, “scarrellando” un paio di volte. Il cittadino, momentaneamente impegnato, non ha potuto comunicare immediatamente l’accaduto alla Questura e quando ne ha avuto la possibilità, dopo pochi istanti, i due giovani si erano già allontanati.

Una volta ricevuta la segnalazione, gli operatori della Squadra Mobile fermana si sono messi alla ricerca della vettura della quale si avevano solo generiche informazioni relative al modello ed al colore ma visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza cittadina sono riusciti a identificarne la targa e quindi il proprietario.

Il giovane, raggiunto dagli investigatori è stato sottoposto a perquisizione e nel bagagliaio dell’auto è stata ritrovata la pistola, una scacciacani senza munizionamento al seguito, ma alla quale era stato dipinto con un pennarello nero il prescritto tappo rosso sul vivo di volata.

Il ragazzo ha ammesso il proprio “superficiale” comportamento che ha creato notevole preoccupazione nel segnalante e la “stupidità” consistita nell’aver modificato l’arma, occultandone il tappo rosso.

La pistola è stata sequestrata mentre il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria; si ricorda infatti che il porto, senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione di strumenti in metallo riproducenti armi (pistole giocattolo) ovvero strumenti di segnalazione acustica che esplodono cartucce a salve (pistole scacciacani), sprovvisti del tappo rosso occlusivo della canna – o come in questo caso, con il tappo rosso modificato – costituisce reato per il quale la specifica normativa prevede la sanzione dell’arresto da sei a diciotto mesi e l’ammenda da 2 mila a 20 mila euro, come anche ribadito dalla sentenza della Corte di Cassazione 2922 del 10 dicembre 2019.