SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Attimi di tensione nella tarda mattinata del 20 luglio.
Un ragazzo, a Porto d’Ascoli, davanti allo chalet “Lido del Carabiniere”, ha perso conoscenza dopo essersi buttato dagli scogli e non si avevano più tracce.
Sul luogo sono intervenuti i bagnini presenti e anche qualche bagnante insieme alla Capitaneria di Porto. Dopo una ricerca durata quasi mezz’ora è stato ritrovato il ragazzo.
Allertati i soccorsi del 118 e anche un’eliambulanza che ha provato il trasporto del ragazzo direttamente in volo dalla battigia ma alla fine dovrebbe essere atterrata nelle vicinanze. Sono in corso i tentativi di rianimazione.
AGGIORNAMENTO Purtroppo sono risultati vani i tentativi di rianimazione, il ragazzo, disperso in acqua e rinvenuto dopo mezz’ora di ricerche, è deceduto. La vittima è un 30enne di origine marocchina, decesso dovuto all’annegamento.
Giornata nera a San Benedetto, secondo decesso dopo quello dell’anziana colta da malore.
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Meno Hollywood e piu sostanza. Invece di fare tutta questa sceneggiata per 20 minuti.. potevano benissimo atterrare al campo rodi che dista 150/200 metri.
Forse si poteva fare di piu con il loro intervento, oppure no, però una cosa è sicura: si é perso tempo utile.
Più che altro mi chiedo se è normale che, per un tale incidente, si debba attendere un elicottero da Ancona e non esista un centro specializzato in Riviera…
Perche un punto a metà del lungomare (nel periodo estivo) dove girare le chiamate del pronto soccorso sarebbe sbagliato? Possibile che per una cosa del genere debba partire l ambulanza dal madonna del soccorso e arrivare non prima di 15minuti?? Nel periodo estivo si verificano piu interventi e avere un punto di pronto intervento vicino sarebbe cosa buona e giusta. La croce rossa fa solo da guardia medica per punture o medicazione da medusa, invece un servizio come ho scritto sopra potrebbe essere piu utile. In certe situazioni i minuti sono fatali, purtroppo certa gente non lo capisce fino a… Leggi il resto »
Qui non è questione di scene da film e similari…
Considerato che ora il servizio di elisoccorso è attivo anche di notte, c’è da chiedersi perché, a metà 2021, a San Benedetto non sia stata ancora realizzata una apposita e sicura piattaforma stabile per gli elicotteri, ancora costretti ad atterrare al porto, allo stadio, etc. etc.
Ancora più grave come una città che si definisce, spesso a sproposito, regina del turismo regionale non riesca a mantenere liberi 20 metri quadrati di litorale per un eventuale atterraggio del mezzo aereo di soccorso…
Si si questo è il mio stesso pensiero, condivido tutto quello che hai scritto e ti dirò di più: ieri “la scena da film” era dovuta al fatto che tirava molto vento e non si riusciva a far scendere il dottore o chi per lui. Invece di trovare un alternativa (come poi è stata trovata) il pilota si era puntato sul fatto che doveva farlo scendere lì ma non ci riusciva per il vento. Ora io mi domando: ma se per una frazione di secondo (causa vento) perdeva il controllo del mezzo che succedeva????
E qui torniamo al tuo commento…