GROTTAMMARE – Di seguito una nota del presidente provinciale e consigliere nazionale Fnaarc Tullio Luciani giunta in redazione il 15 luglio.

Ogni anno percorriamo mediamente 60mila chilometri: le autostrade sono un servizio. La mobilità non dev’essere un problema per il lavoro degli agenti, ma un’opportunità di sviluppo.

“Le autostrade – afferma il presidente nazionale Alberto Petranzan – sono un servizio, in regime di monopolio, che consente la nostra mobilità, al pari degli aerei e dei treni. Noi paghiamo il servizio autostradale al pari di chi acquista un biglietto aereo o ferroviario. Perché, allora, ad un agente di commercio che, per cause riconducibili alla gestione dei tratti autostradali, ad esempio i cantieri, subisce comprovati ritardi nel suo tragitto di lavoro non gli deve essere riconosciuto un bonus o rimborso come accade ai viaggiatori di treni e di aerei?”

Oggi in autostrada l’unica certezza è il costo del pedaggio. Chi, come gli agenti di commercio, si sposta per lavoro vive queste situazioni come un costo da sostenere al quale corrispondono mancati guadagni; un ritardo può far annullare un appuntamento di lavoro e perdere un’opportunità di vendita!

Proprio i rimborsi autostradali sono il punto centrale per rilanciare il “Manifesto per la mobilità” di Fnaarc, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, che tocca anche altri punti molto concreti:

– le trappole autovelox sulle strade statali con continui cambi dei limiti di velocità, che devono essere una garanzia per la sicurezza della guida e non un “bancomat” per le casse dei Comuni;

– l’importo deducibile per l’acquisto dell’automobile, innalzando l’attuale soglia di 25 mila euro;

– la mobilità green, che con maggiori incentivi stimolerebbe gli agenti ad acquistare autoveicoli elettrici o ibridi;

– i centri urbani e la sosta: anche gli agenti di commercio devono poter accedere alle Ztl o alle piazzole di sosta dedicate al carico-scarico, considerando che lavorano con gli esercizi commerciali e movimentano le merci.