SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota diffusa il 9 luglio dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

È gravissimo quello che è accaduto per l’Autorità Portuale dell’Adriatico Centrale.
In queste ore si sta svolgendo un tavolo tecnico per la ripartizione delle risorse, oltre 2,5 miliardi per i porti italiani dal Pnrr. Si tratta di investimenti senza precedenti che segneranno il destino di queste infrastrutture per i prossimi decenni. Sono stati assegnati centinaia di milioni per tutti i porti italiani e per i nostri porti competitor sul mare Adriatico. A Trieste vanno 409 milioni, a Venezia 169, a Ravenna 165, a Brindisi 168. L’Autorità Portuale a cui fanno capo i porti di Pesaro, Ancona, San Benedetto, Pescara e Ortona, si vedrà assegnare solo 20 milioni, cioè l’equivalente di quanto è stato chiesto dall’Autorita Portuale di Ancona. È difficile ricostruire nel dettaglio quanto sia accaduto negli ultimi anni e le motivazioni precise per cui non siano state richieste risorse adeguate per i nostri porti, come invece hanno fatto praticamente tutti gli altri. È chiaro che il danno per la competitività del Porto di Ancona e dell’intero sistema portuale sarà enorme.
Ora chiederemo un incontro urgente al Ministro per cercare di rimediare almeno in parte a questo disastro. Tra l’altro la Regione aveva già nei mesi scorsi chiesto investimenti dal Pnrr per i nostri porti per 200 milioni, ma in maniera informale dal ministero ci era stato risposto che non eravamo noi gli interlocutori ma solo l’Autorità Portuale.
Il sistema Portuale deve essere una delle prime leve per lo sviluppo della logistica e dell’intermodalità. Purtroppo dopo questa incredibile omissione sarà veramente difficile recuperare, ma faremo il possibile. Era anche alla luce di queste esigenze che abbiamo chiesto al Ministro, come commissario, il professor Mario Baldassarri, uno dei più importanti esperti di finanziamenti europei. Ed ora, purtroppo, spero sia ancora più chiaro e palese a tutti il motivo per cui chiediamo da mesi una forte discontinuità per l’Autorità Portuale di Ancona.