SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande successo e applausi scroscianti ieri sera, 8 luglio, presso l’area dell’ex Galoppatoio, dove è andata in scena la prima delle tre serate di “San Benedetto Movie Star”.

E’ stato un tuffo nel passato che ha fornito un lucido racconto della San Benedetto di metà anni ‘70, tra calcio, cultura, cinema e sviluppo economico, partendo dallo sguardo critico di un grande poeta che in quella stagione, più precisamente il 14 settembre 1975, calcò l’erba del Ballarin per l’ultima volta Pier Paolo Pasolini.

Un viaggio a ritroso nella memoria, reso possibile dall’impegno e dalla curiosità dei registi Giordano Viozzi e Francesco Anzivino, autori del documentario “L’ultima partita di Pasolini”, frutto di un lavoro minuzioso e di un’attenta ricerca filologica durata 6 anni: “Tutto è partito da un trafiletto tratto dalle colonne del Messaggero, che riportava la notizia dell’amichevole tra Nazionale Artisti e Vecchie Glorie della Samb – dichiara Anzivino – Da lì è partita una meticolosa esplorazione volta a ricostruire gli ultimi spostamenti di Pasolini, dimostrando che, quella del Ballarin fu l’ultima partita giocata dal regista”.

I rossoblu quel giorno erano impegnati in trasferta a San Siro, dove era in programma la sfida di Coppa Italia contro l’Inter, pertanto lo stadio casalingo era accessibile per organizzare l’incontro. “Le immagini e i filmati di quel 14 settembre ‘75 che sono stati riportati alla luce, rappresentano un patrimonio immenso per la città intera – commenta Viozzi – Consentono di ricostruire il contesto storico di quel periodo, dallo sviluppo edilizio ai nuclei armati delle Brigate Rosse”.

Tra uno spezzone del documentario e l’altro, si è instaurato un piacevole dialogo, ricco di aneddoti e testimonianze di chi ha vissuto da protagonista in campo i tempi del Ballarin. Al fianco del conduttore Remo Croci, che ha orchestrato il dibattito, sono intervenuti gli ex calciatori della Samb Bruno Ranieri, Maurizio Simonato, Paolo Beni, Nicola Ripa e Stefano Tacconi. C’era anche il Dirigente Sportivo Giulio Spadoni.

“Il Ballarin è stato come una seconda casa per me – spiega Paolo Beni (417 presenze in maglia rossoblu – Arrivai negli anni ‘60, prima giocavo al Comunale di Firenze, ma il calore del pubblico qui era lo stesso dei grandi stadi, se non maggiore”. “Arrivai nella stagione 1980-81 e fu un anno tanto bello quanto drammatico – confessa Bruno Ranieri, ricordando il tragico rogo del 7 giugno – Tutti noi che abbiamo giocato alla Samb in quel periodo, siamo rimasti affezionati a San Benedetto, non a caso molti di noi vivono tutt’ora qui”.

Sul palco sono saliti anche il Sindaco Pasqualino Piunti e l’Assessore alla Cultura Annalisa Ruggeri, che hanno ringraziato Remo Croci per la sua disponibilità, la Fondazione Libero Bizzarri, gli ospiti d’eccezione ed il numeroso pubblico.

L’appuntamento per le altre due serate è questa sera 9 luglio alle 21.15 con “San Benedetto in Onda”, con estratti del documentario “Dirò del Rodi” di Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti (ospite speciale Sebastiano Somma).

Il 10 luglio, sempre 21.15, l’attore Neri Marcorè parlerà con molti ospiti delle tante produzioni cinematografiche che hanno scelto San Benedetto del Tronto come location. Per partecipare prenota telefonando al numero 3737291035 o invia un’e-mail all’indirizzo sbtmoviestar@gmail.com.