SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A distanza di 24 ore esatte dal tragico tamponamento avvenuto in autostrada all’altezza di Grottammare fra tre camion che ha comportato il decesso di due persone e il ferimento di una terza, c’è molta amarezza e non solo lungo la costa picena e non solo.

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A14, incidente fra tre camion e rogo: due morti e un ferito. Traffico in tilt, giornata da dimenticare

Un incidente che ha causato in primis la morte di due lavoratori, inaccettabile a priori, e la paralisi totale della circolazione verso nord dall’Abruzzo alle Marche. Una viabilità che è tornata scorrevole, in pratica, solo a poche ore dalla mezzanotte. Quasi dodici ore dopo.

Traffico in tilt non solo sull’autostrada ma anche sulla Statale 16 e ciò rende ancora più apparente la precarietà delle infrastrutture presenti nel nostro territorio che registrano quotidianamente un grande afflusso di persone e veicoli. Anche questo inaccettabile.

Cittadini giustamente arrabbiati per aver dovuto assistere impotenti alla tragedia e, di conseguenza, ai disagi citati in precedenza.

Anche le istituzioni si sono indignate per questa situazione: “Siano nel terzo millennio, è inaccettabile cioè che sta accadendo sul tratto sud dell’A14: file chilometriche, incidenti, lavori”. Ciò si legge in una nota dell’assessore regionale alle Infrastrutture delle Marche Francesco Baldelli che prosegue “è  la dimostrazione dei problemi legati ai ritardi nei cantieri autostradali nel tratto sud della regione e della necessità di avere al più presto la progettazione della terza corsia. Scontiamo gli errori del passato, la mancata realizzazione della terza corsia nel tratto meridionale dell’A14, mancata valutazione di alternative progettuali e anche ritardi per lavori che noi riteniamo improcrastinabili, tra i quali la messa in sicurezza dell’autostrada”.

Anche il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, sempre all’Ansa Marche, ha puntato il dito contro le carenze presenti da tempo in A14: “È una giornata terribile perché innanzitutto piangiamo due morti e trepidiamo per chi è rimasto ferito. Ma non posso sottacere che la misura è colma. I lavori nel tratto piceno dell’A14 che negli ultimi tre anni sono stati la concausa principale di tanti incidenti dovevano essere fatti da 15 anni. Da 15 anni con gli altri sindaci chiediamo alla società Autostrade per l’Italia di fare i lavori alle gallerie. Si sono ridotti a farli in questa estate. È del tutto inaccettabile”.

Autostrade per l’Italia, proprio poche settimane fa, per ridurre i disagi alla circolazione nel tratto teramano-piceno-fermano aveva deciso lo stop ai lavori in cantiere nei fine settimana e la riduzione del pedaggio.

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Ma tutto ciò evidente non basta per evitare rallentamenti e code, come avvenuto nell’ultimo fine settimana, e la tragedia di lunedì.

Servono misure più efficaci e decisioni importanti. Da Autostrade per l’Italia ma anche dalle istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali.

E’ ora di passare dalle parole ai fatti.

I politici della nostra provincia e regione proseguono a parlare di incontri continui con Ministero e Aspi. Auspichiamo anche una presa di posizione netta dai nostri rappresentanti del territorio presenti nel Governo ma non solo, appunto, a parole.

Non solo per la tanto, sospirata, terza corsia in A14 nel sud delle Marche ma anche per il miglioramento delle infrastrutture già presenti nella nostra provincia con magari la realizzazione di nuove “vie” per far respirare la circolazione, molto intensa sia nei giorni lavorativi sia in quelli festivi.

Non possiamo aspettare un’altra, ennesima, tragedia per indignarci tutti insieme e basta. Bisogna passare dall’indignazione all’azione. Subito.