SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è conclusa nella zona antistante la Rotonda ai Donatori di Sangue la giornata conclusiva della festa dei donatori iscritti all’Avis di San Benedetto. Alla cerimonia erano presenti, oltre al presidente Marco Lorenzetti, il presidente uscente dell’Avis Regionale Massimo Lauri, il Presidente provinciale Lauretani, il Dirigente dell’Asur Massimo Esposito.

La giornata finale della festa del donatore si è aperta con la premiazione con onorificenza del Dottor Massimo Esposito, anch’egli donatore di sangue. Sono stati premiati con medaglie oro e diamante, oro con smeraldo, oro con rubino e oro circa 140 donatori che da anni contribuiscono con il loro sangue a guarire e curare tanti nostri malati.

Dopo l’intervento del presidente Marco Lorenzetti che ha ricordato l’impegno dell’Avis a fianco degli operatori sanitari durante la pandemia con l’acquisto di materiale per la terapia Intensiva di San Benedetto di 47 mila euro è intervenuta la Dottoressa Maria Antonietta Lupi già primario dell’Unità Operativa Trasfusionale di San Benedetto.

La Dottoressa Lupi, ricordando le difficoltà di questi anni dal terremoto alla pandemia, ha ringraziato la Dottoressa Annita Piergallini e la Dottoressa Ilenia Marinelli che oggi con il loro lavoro sono colonne portanti non solo dell’Avis ma anche dell’intera struttura sanitaria. Nei quindici giorni precedenti la festa del donatore è stata caratterizzata da visite guidate gratuite presso il Museo Del Mare, dalle visite guidate alla Torre Dei Gualtieri, da omaggi ai donatori intervenuti è da omaggi a tutti gli operatori sanitari del Trasfusionale.

Il Presidente Lorenzetti ha inoltre presentato il nuovo direttivo ha illustrato le varie iniziative che coinvolgeranno le società sportive del territorio. Lorenzetti ha poi illustrato l’iniziativa di sostegno alla Caritas Diocesana a supporto delle famiglie bisognose.  È stata una festa molto partecipata svolta con sistemi consoni al momento che sta vivendo la collettività. Di certo L’Avis di san benedetto non può “restare a casa” mai dal 1947 svolge la sua attività di sostegno alle strutture sanitarie.