TERAMO – Nella giornata del 23 giugno presso la caserma “Andrea Costantini”, sede del Comando Provinciale di Teramo, si è celebrato il 247° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

Alla cerimonia, improntata alla massima sobrietà secondo le limitazioni legate all’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da Covid-19, hanno presenziato il Prefetto di Teramo, Angelo de Prisco, il Questore Enrico De Simone ed il Comandante Provinciale Carabinieri, Colonnello Emanuele Pipola.

Di seguito, un sintetico bilancio operativo delle attività svolte nel 2020.

RICOSTRUZIONE POST- SISMA

Nella Provincia di Teramo, particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione e repressione di condotte illecite legate alla ricostruzione, sia pubblica che privata, conseguente ai noti eventi sismici che negli ultimi anni hanno interessato l’intero territorio.

In tale ambito relativamente all’anno 2020, sono state svolte 8 indagini di Polizia Giudiziaria che hanno consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 106 soggetti (prevalentemente percettori dei Contributi di Autonoma Sistemazione), e rilevare 1.612.917 euro di contributi illecitamente richiesti e/o percepiti su un totale di 1.614.237 euro erogati.

I sequestri effettuati sono stati pari a 1.130.277 euro, con un danno erariale totale accertato pari a 191.026 euro.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale, frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti in genere si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di Finanza. Le azioni dei Reparti teramani sono state incentrate principalmente ad incrementare la qualità dei controlli procedendo ad una accurata selezione dei soggetti da sottoporre ad accertamento previo il sistematico ricorso alle varie banche dati in uso al Corpo e all’analisi dei dati e delle notizie ivi rilevate.

In campo tributario i 114 interventi svolti in materia di II.DD. ed Iva, hanno permesso di constatare infrazioni all’imposta sul valore aggiunto per un totale di 24.030.588 euro. Tra le condotte evasive quelle relative all’emissione e all’utilizzo di fatture false, la costituzione di crediti Iva fittizi, le indebite compensazioni di imposte e contributi. Sono 17 i casi di frodi all’Iva scoperti nella provincia.

Nel settore della fiscalità internazionale (che riguarda coloro che trasferiscono all’estero i propri profitti e le imprese straniere che operano in Italia, ma non dichiarano nel nostro Paese i redditi su cui sono obbligati a pagare le tasse), è stato scoperto 1 caso di evasione.

Sono 30 gli evasori completamente sconosciuti al fisco individuati nel corso delle attività ispettive, responsabili di non aver dichiarato redditi per 8.318.619 euro di Iva. I soggetti denunciati per reati fiscali in un anno di attività, sono stati 127. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie, eseguiti nei confronti dei responsabili di frodi fiscali, ammontano a 1.365.581 euro, mentre sono state proposte alla competente Autorità Giudiziaria sequestri per 33.334.214 euro.

Verbalizzati 40 datori di lavoro per aver impiegato 109 lavoratori in “nero” e irregolari. Nel settore delle accise, le Fiamme Gialle teramane hanno effettuato 18 interventi. Nel comparto del gioco e delle scommesse, sono stati eseguiti 38 controlli, di cui 13 sono risultati irregolari, con 71 soggetti verbalizzati.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Diverse le attività investigative in materia di corruzione e degli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione (peculato, concussione, abuso d’ufficio). Al riguardo, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria, per delitti contro la Pubblica Amministrazione, 22 persone, di cui 8 Pubblici Ufficiali.

Nel settore degli appalti pubblici, a fronte di 14 controlli eseguiti, sono stati denunciati 9 soggetti per un valore degli appalti sottoposti a controllo pari a 762.220.665 euro di cui irregolari 57.682.394 euro.

Rilevanti sono stati i danni erariali provocati dall’incapacità, negligenza e dagli sprechi di risorse attuati da soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione: nell’ultimo anno sono stati individuati, 10 soggetti responsabili di un danno erariale pari a 4.772.349 euro.

Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario ammontano ad un importo pari a 6.115.536 euro, più del 54% dei contributi totali controllati, pari a 11.247.876 euro, con la denuncia di 124 soggetti.

Relativamente alla spesa previdenziale e sanitaria, le frodi scoperte sono state pari a 713.091 euro, con la denuncia di 34 soggetti. I controlli sulle esenzioni “ticket” hanno permesso di accertare irregolarità nel 33% dei casi.

Quale Polizia economico-finanziaria a forte vocazione sociale, la Guardia di Finanza ha rivolto la propria attività a tutela della spesa pubblica, fra cui quella riconducibile al settore delle cosiddette “Prestazioni Sociali Agevolate”, concesse da Enti pubblici a categorie di persone con specifici profili reddituali per l’accesso agevolato o gratuito, ad esempio, agli asili nido e agli altri servizi per l’infanzia, alle mense scolastiche, ai “buoni libro” e alle borse di studio, ai servizi socio-sanitari domiciliari, ai servizi abitativi ed al “Reddito di cittadinanza”.

I controlli svolti in tale ambito sono stati 95 e, fra questi 30 sono risultati irregolari, con la denuncia di 24 soggetti; 41 quelli relativi al “Reddito di cittadinanza”, di cui ben 25 irregolari e 23 i soggetti percettori denunciati.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA

In tale comparto, le Fiamme Gialle, cui è attribuita, in via principale, l’incombenza dell’esecuzione di accertamenti patrimoniali ai sensi del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159, “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, sono impegnate quotidianamente sul fronte della lotta alla criminalità organizzata ed alle sue proiezioni sul sistema produttivo.

Gli strumenti più efficaci, in casi della specie, si sono rivelati, unitamente alle investigazioni di polizia giudiziaria, le indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, attraverso le quali è stato possibile colpire la delinquenza nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali, procedendo al sequestro di disponibilità riconducibili, oltre che ai vari soggetti responsabili di reiterati delitti di natura economico-finanziaria, anche ai loro prestanome, meglio noti come “teste di legno”.

Il Comando Provinciale di Teramo, ha svolto indagini patrimoniali nei confronti di 27 soggetti nei cui confronti sono state avanzate all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro per l’importo complessivo di 1.628.060 euro, riferite al valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, degli indagati.

In tale contesto sono ricompresi anche 5 accertamenti eseguiti nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da attività delittuosa di natura tributaria, societaria, fallimentare e altro.

Gli accertamenti espletati su richiesta della locale Prefettura abruzzese sono stati 1.380, la quasi totalità dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. L’attività della Guardia di Finanza è diretta, inoltre, a prevenire e contrastare il riciclaggio e il reimpiego di denaro di origine illecita perseguendo lo scopo di intercettare i flussi finanziari generati da comportamenti illegali suscettibili di inquinare il tessuto economico legale e di falsare le condizioni di libera concorrenza sul mercato.

La lotta a tale fenomeno viene svolta anche mediante analisi preventiva di operazioni finanziarie dubbie, e a tale scopo sono state analizzate ed approfondite 109 segnalazioni di operazioni sospette. Nello specifico settore: sono stati accertati per riciclaggio 260 mila euro, sono state denunciate 4 persone e sequestrati, su disposizione della Magistratura, 540 mila euro. Particolare attenzione anche verso i reati contro il patrimonio e in particolare di quello delle imprese fallite ove sono stati denunciati 12 soggetti per vari reati fallimentari e scoperti valori patrimoniali distratti per 5.115.426 euro; 2.624.403 euro le proposte di sequestro.

Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi, i militari del Comando Provinciale di Teramo, hanno sequestrato complessivamente 2.538.309 prodotti contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy, prodotti non sicuri e prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità. I Reparti operativi hanno eseguito 73 interventi, denunciando all’Autorità Giudiziaria 35 persone.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO Al TRAFFICI ILLECITI VIA MARE

L’attività di prevenzione e repressione, anche con riguardo ai traffici e alla diffusione delle sostanze stupefacenti, si avvale del “sistema operativo integrato” del Corpo, quale Polizia economicofinanziaria e del Mare e del controllo economico del territorio, operato dalle unità “su strada” e nell’ambito dei piani di controllo e intervento periodicamente disposti da questo Comando Provinciale.

In materia di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, sul territorio provinciale sono stati sequestrati 307 grammi e 2.311 piante di cannabis, con denuncia all’Autorità Giudiziaria di 15 soggetti, di cui 4 sono stati tratti in arresto. Il numero di pubblica utilità “117” ha ricevuto, nell’anno 2020, 210 segnalazioni.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA COVID-19

Sin dai primi mesi del 2020, l’emergenza dovuta all’epidemia del coronavirus “Covid-19” ha rivoluzionato le attività della Guardia di Finanza. La crisi sanitaria ha imposto un veloce adeguamento del dispositivo operativo del Corpo, in funzione dell’esigenza di sostenere l’economia sana del Paese e attenuare la situazione di oggettiva difficoltà in cui versano i cittadini, le imprese e i professionisti.

Le attività delle pattuglie sono state orientate al contrasto delle principali fenomenologie fraudolente connesse all’attuale contesto socio-sanitario e, naturalmente, al controllo del territorio. Al fine di assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia sono state controllate 4.631 persone; di queste, 161 sono state sanzionate per violazioni ai decreti governativi. Le attività messe in campo dai finanzieri teramani durante l’emergenza sanitaria, sono state rivolte alla tutela dei consumatori, denunciando 49 soggetti per la commissione di illeciti nei settori dell commercializzazione di prodotti contraffatti e/o pericolosi ‒ in particolare, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale, biocidi, prodotti medicali e altro – pratiche anticoncorrenziali e manovre speculative sui prezzi, commesse approfittando dell’aumento della domanda, in special modo, dei succitati beni.

Anche nel comparto dei dispositivi di protezione individuale le fiamme gialle teramane sono pervenute al sequestro di 1.483.391 mascherine e 227.600 guanti monouso, di 5.519 litri di prodotti antisettici/disinfettanti e 63.000 etichette di tali prodotti igienizzanti. Ben 898 gli esercizi commerciali controllati e 23 i casi in cui sono state appurate irregolarità, per il mancato rispetto delle ordinanze sindacali (che prevedono, ad esempio, limitazione o sospensione delle attività di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle necessarie) e dei vari decreti inerenti gli obblighi di chiusura a determinati orari e modalità di accesso agli esercizi stessi.

Al riguardo, sono stati sanzionati i titolari degli esercizi che in 10 episodi hanno determinato anche la chiusura provvisoria delle attività su disposizione dell’Autorità procedente.