
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In una domenica calda e afosa, la Riviera ha visto la (ri)comparsa di un personaggio molto discusso negli ultimi, altrettanto caldi, mesi.
Parliamo di Domenico Serafino, ex presidente della Samb, intervistato nel tardo pomeriggio del 20 giugno da Radio Rai 1 prima di Italia-Galles, partita degli Europei.
Nella trasmissione radiofonica l’ex Patron ha parlato principalmente dell’altra squadra di sua proprietà, i gallesi del Bangor City: “Ai tifosi dico che vogliamo andare in Premier League. Sono in società grazie a mio figlio che giocava lì e un giorno mi disse che c’erano problemi societari. Andai in Galles e sistemai le cose, pendenze risalenti a più di dieci anni derivanti dalle precedenti gestioni”.
Non poteva mancare un (fugace) pensiero sulla sua permanenza, di poco meno di un anno, a San Benedetto nelle vesti di presidente conclusasi con il fallimento societario: “Samb? Esperienza non felice a causa dei miei soci”.
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I soci di serafino erano UNO e si chiama Kim. Acronzio dovrebbe rispondere per tutelare il buon nome del suo cliente se non l fa? Chi tace acconsente!!!!!! Acronzio se ci sei batti un colpo, noi abbiamo diritto di sapere.
non c’era solo kim , penso che voleva dire anche i rico che sono soci di kim, infatti i rico quando sono venuti qua si comportavano da padroni
La sua tesi che alla luce dei fatti non è credibile è che nuovi investitori si sono ritirati per la guerra mediatica nei suoi confronti.
Kim tira fuori un pacco di soldi e lascia il potere completo in mano a Serafino ovvero tira fuori i soldi da solo, acquisisce il 30% e deroga la rappresentanza alla compagna del suo Socio, e non credi che sia responsabile quanto Serafino stesso?, un socio intelligente che tira fuori i soldi in primis acquisisce proporzionalmente quanto spettante successivamene controlla meglio i propri investimenti.
L’hanno intervistato con un tono ammirato e rispettoso che sembrava che stessero intervistando Moratti. Posso capire un personaggio come Dossena, ma non il giornalista di Rai Radio 1. Io scriverei una lettera, stringata ma ben documentata, al direttore di Rai Radio 1 che sintetizzi tutti i guai combinati da questa persona, e la invierei anche, tradotta in Inglese, ai giornali locali (se ce ne sono) della zona di Bangor. Inutile? Sarà, e allora restiamo alle imprecazioni.
E’ giusto che goda di ammirazione, riesce ancora ad avere un credito infinito dopo aver combinato quello che sappiamo e per di piu’ pensando di uscirne come un angioletto. Per essere tutto cio’ occorre avere molte qualità!!!
Serafino che faccia. E mi ha fatto ancora più pena Dossena, che lo ha elogiato per tutta la durata dell’intervista. Sono rimasto senza parole
Servirebbe un TSO
Puo’ darsi ma non so se per lui o per chi gli da credito!!
Avevo scritto una cosa diversa, per lui e per chi gli da ancora credito, ma e’stata midificata, se il cantastorie non ha paura della legge, figurati io….
Si chieda perché, anzi mi ringrazi visto che le sue offese coinvogerebbero anche chi gliele rende pubbliche. Può comunque sfogarsi dove la responsabilità è soltanto sua. Grazie
Il livello delle trasmissioni rai sul calcio sono di un livello bassissimo, non riescono mai a trovare un argomento interessante, oppure fare interviste a personaggi veri, seri e onesti soprattutto. L’intervista al “cantastorie” ne è la prova di fatto……