SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella serata del 18 giugno il sindaco Pasqualino Piunti ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura dell’impianto natatorio “Gregori” a San Benedetto per motivi di sicurezza. Ce ne siamo occupati in un precedente articolo.

Stamattina, 19 giugno, l’Amministrazione comunale ha convocato una conferenza stampa per chiarire i motivi del provvedimento. Erano presenti il sindaco Pasqualino Piunti, l’assessore allo sport Pierfrancesco Troli e l’assessore ai lavori pubblici Pierluigi Tassotti.

Le parole di Piunti: “All’inizio del nostro mandato, abbiamo iniziato subito a lavorare sulla piscina esterna, l’unica olimpionica tra Pesaro e Pescara. Quando abbiamo fatto un sopralluogo, ci siamo accorti che l’impianto natatorio era in difficoltà per l’intera struttura e quindi che da lì a breve avremmo avuto una piscina esterna riqualificata, ma con a fianco un monumento pericoloso. La sfida era quella di mettere mano a tutto l’impianto, costruito negli anni Settanta, bisognoso di una ristrutturazione completa. Abbiamo utilizzato lo strumento del project financing, che è imploso per motivi noti a tutti, dunque possiamo dire di aver fatto errori nella piscina, ma in buona fede, perché volevamo mettere mano a tutta la struttura, la cui pericolosità è stata dimostrata da una relazione tecnica. Partiranno le verifiche per vedere i tempi e gli interventi da fare. Vedremo le alternative per ridurre al minimo i disagi dei frequentatori”.

Pierluigi Tassotti: “Si tratta di un percorso che parte da lontano. Nel 2017 abbiamo intrapreso la strada del project perché conoscevamo le difficoltà dell’impianto sia fuori sia dentro. Quando è imploso questo percorso, in pieno lockdown, abbiamo commissionato una relazione tecnica per valutare la situazione interna della piscina. Nel contempo abbiamo accantonato delle somme importanti per la manutenzione straordinaria, circa 500 mila euro, di cui 300 mila che provengono dall’efficientamento energetico, contributo statale, mentre i rimanenti vengono da oneri dell’edilizia. Da una prima stima del settore è emerso che per togliere il tetto e rimetterlo nuovo e fare altri lavori occorreranno 650-700 mila euro. Entro il 15 settembre dobbiamo fare la consegna dei lavori per avere i soldi dell’efficientamento energetico e dobbiamo anche trovare la somma per coprire il margine di 150 mila euro che ci manca. Dobbiamo pensare alla sicurezza, l’incolumità delle persone è importante per noi. Non siamo stati con le mani in mano, ma non abbiamo potuto ignorare la relazione tecnica. Vedremo come ridurre al minimo i disagi per le persone, in modo da stare chiusi il meno possibile. Puertroppo però siamo ancora in alto mare”.

Pierfrancesco Troli: “Il provvedimento sindacale della chiusura è dovuto a considerazioni prettamente tecniche, non discrezionali, che hanno imposto questo stato delle cose. Noi come ufficio sport stiamo cercando di mettere in campo le soluzioni alternative che possano garantire la pratica delle società sportive. Gli atleti devono allenarsi per gareggiare anche in competizioni importanti e noi come amministrazione ci teniamo che sia così. Lunedì ci sarà un incontro con le società sportive per capire quali soluzioni alternative attuare. Cercheremo di riaprire il prima possibile”.