SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 17 giugno, di Pietro Canducci.

Avrebbero voluto darle ai privati, non ci sono riusciti e allora? Chissenefrega delle spiagge libere!

Cosa è accaduto? E’ accaduto che la Giunta sambenedettese ha partorito l’ennesima genialata e su circa 30 spiagge libere ne dichiara alcune accessibili solo per raggiungere l’arenile ma sulle quali non si potrà stazionare, alcune interdette all’utilizzo balneare perchè destinate al rimessaggio delle unità da pesca e da diporto e quelle liberamente fruibili.

Quindi presumibilmente di 30 spiagge libere poche saranno disponibili a quei poveri mortali amanti dell’ombra delle palme! 

Ma la genialata continua: la Giunta sambenedettese – siamo a metà giugno, piena stagione estiva – afferma di essere alla ricerca di un accordo con una associazione di volontari (?) che le gestisca. Nel frattempo toglie l’App e il servizio telefonico che lo scorso anno, bene o male, ne hanno garantito la gestione e li sostituisce con dei cartelloni posti all’ingresso di ciascuna spiaggia libera con su scritte le regole da rispettare per prevenire il contagio!

Nel 2021 si va avanti ancora con i cartelloni. Nessuna App, nessun numero di telefono, nessuno Steward: i cartelloni.

Quanti leggeranno quei cartelloni (laddove dureranno)? Che fantastici assembramenti si creeranno a causa del mancato controllo?  Quante persone potranno realmente utilizzare le spiagge libere?

Spiagge libere che dovrebbero essere il nostro fiore all’occhiello, la nostra democratica offerta di mare per tutti e invece no, a metà giugno siamo messi così, senza considerare che alcune di queste sono in preda all’incuria, all’abbandono, alla sporcizia!

Nel frattempo a Grottammare, no a Miami ma a Grottammare, per il secondo anno consecutivo viene affidato il compito ad una cooperativa che dispone dei magnifici e sorridenti ragazzi sulle spiagge libere grottammaresi, pronti a consegnare dei quadrotti distanzianti agli avventori e a dare loro tutte le informazioni a viva voce oltre che a tenere sotto controllo la situazione.

Un ottimo modo per rendere fruibile un patrimonio comunale nel rispetto delle regole anti-Covid.

Ma a San Benedetto tutto è troppo difficile, troppo complicato, perché mancano i fondi, la solita e facile scusa: mancano i soldi per la festa della Marina, mancano i soldi per gli steward: ma dove vanno a finire i nostri soldi?