SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come stabilito da Palazzo Raffaello, ad Ancona, nelle Marche la stagione balneare 2021 ha avuto ufficialmente inizio il 1 maggio e si estenderà fino al 3 ottobre per le acque marine e lacustri, mentre per l’acqua fluviale la stagione si aprirà il 25 giugno per terminare il prossimo 5 settembre.

Soltanto da pochi giorni, però, un po’ per le restrizioni anti-Covid ancora in vigore, un po’ per le poco allettanti condizioni meteo che hanno caratterizzato il mese trascorso, si è assistito all’avvio effettivo della balneazione 2021. 

Una stagione che, confermano i dati dell’Arpam, prende il via in uno scenario più che ottimistico, nel quale gli ottimi risultati registrati nell’anno precedente sia per le acque marine che quelle lacustri, conquistano un ulteriore miglioramento. Su un’estensione di circa 170 chilometri di litorale adibiti alla balneazione, infatti, sono oltre 155 quelli si classificano in classe eccellente (oltre il 91% del totale) e poco meno di 10 (quasi il 6%) in classe buona. Soltanto poco più di 1 chilometro (0,8%) è classificato in classe sufficiente, mentre completano il quadro tre acque di balneazione ubicate nei comuni di Ascoli Piceno e Porto San Giorgio (per una lunghezza totale di meno di 3 Km) per le quali la classificazione sarà attribuita al termine della stagione 2021, e infine due brevissimi tratti in corrispondenza della foce dei fiumi Musone e Chienti, dove particolari condizioni critiche hanno imposto il divieto di balneazione permanente per l’intera stagione. 

 “Apriamo la stagione balneare 2021 – ha commentato l’Assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi con le giuste speranze che riponiamo nella ripresa dopo la pandemia, ma anche e soprattutto nel segno dell’ottimismo che i nostri dati ambientali ci consegnano. Dopo le 16 bandiere blu assegnate ad altrettanti comuni marchigiani lo scorso mese di maggio, l’ulteriore conferma dell’eccellenza del nostro litorale testimonia l’impegno e la determinazione di una regione che a tutti i livelli, non ha mai smesso di puntare sull’ambiente, risorsa e patrimonio da preservare a favore di tutti”. 

Le acque di balneazione individuate dalla Regione Marche, 254 in totale, si dividono in 245 marine, disposte lungo tutto il litorale marchigiano da Gabicce a San Benedetto del Tronto, e 9 situate nei laghi di Borgiano, Castreccioni e Fiastrone e nel fiume Castellano, in prossimità del comune di Ascoli Piceno. 

Dei 28 comuni interessati, sono ben 18 quelli che possono vantare il 100% di eccellenza delle proprie acque e 7 quelli che la raggiungono in misure tra il 99% e il 76%. Tra le province, il gradino più alto del podio spetta a Pesaro-Urbino (97,1% di eccellenza), seguita da Ancona (96,5%) e Ascoli Piceno (96,0%). Invariate le prime due postazioni se si considera l’insieme delle tre classi “Eccellente”, “Buona” e “Sufficiente”, con Pesaro-Urbino al 100% e Ancona al 99,3%, mentre sale al terzo posto Macerata con il 98,6% delle acque rientranti nelle tre classi.

Il Direttore di Arpa Marche Giancarlo Marchetti ricorda infine chenel caso della balneazione, il nostro impegno inizia ben prima del suo avvio e prosegue nel corso dell’intera stagione balneare, con serrati controlli programmati cui si aggiungono quelli straordinari in occasione di segnalazioni o di criticità, i cui esiti sono sempre resi immediatamente disponibili sul sito e sull’app dell’ARPAM. Ringrazio la Regione Marche e tutti i Sindaci dei comuni costieri che, comprendendo il rigore e la terzietà con cui esercitiamo il nostro ruolo, hanno riconosciuto nell’Agenzia un punto di riferimento costante, impegnato a garantire senza riserve il rispetto dell’ambiente e del diritto che ciascuno ha di abitarlo in sicurezza”.