SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In seguito alla riunione della commissione consiliare della Sanità, l’Associazione “Città Grande del Piceno” si è espressa a favore della realizzazione di una nuova struttura ospedaliera a San Benedetto del Tronto. “Non si capisce bene a quale titolo chi gestisce quella struttura sostiene di essere contrario alla realizzazione di un ospedale nuovo che risolva gli annosi e noti problemi dell’attuale ubicazione dell’ospedale “Madonna del Soccorso” – ha dichiarato.

“’L’associazione “Città grande del Piceno’ si batterà per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera, la cui ubicazione sarà uno dei primi passi per la realizzazione della Città grande, in cui la pianificazione urbanistica riguarderà tutti i municipi interessati – ha proseguito in un comunicato stampa – In questo caso la prossima amministrazione dovrà verificare la volontà del comune di Monteprandone alla realizzazione del nuovo ospedale nel territorio di San Donato o in altre aree, che i comuni limitrofi vorranno avanzare, a prescindere dagli interessi di chi porta avanti una strisciante e pervasiva privatizzazione dei servizi sanitari”. 

Ha continuato: “A tal riguardo, l’esecutivo della Regione Marche dovrà decidersi dopo il pronunciamento della sua maggioranza contro l’ospedale unico, nell’eseguire un’analisi di costi/benefici, come prevede il Piano sanitario vigente. Non ci sorprendono, inoltre, le fantasiose soluzioni che vengono proposte per gli evidenti problemi di traffico, parcheggi e standard di sicurezza dell’attuale struttura che ospita il “Madonna del Soccorso”. Rispuntano fuori idee che pensavamo fossero andate in pensione insieme a coloro che avevano responsabilità urbanistiche ben precise in provincia e che ben conoscono gli ostacoli per lo sviluppo socio-economico della nostra area a causa dei volumi di traffico e della cementificazione selvaggia che comune e provincia hanno permesso nonostante i PPAR vigenti”.

“Non possiamo non rilevare come forze politiche come la Lega, che non hanno mai avuto un radicamento nel nostro tessuto sociale, e forti di un consenso da poco conquistato in città, fanno arretrare la discussione sulle problematiche del servizio sanitario e ripropongono soluzioni dannose al territorio come la bretella – ha aggiunto. “Da qui l’esigenza di unire tutte le forze politiche e civiche per ridare a questo territorio una centralità che ha da tempo perduto e una guida che sappia far valere le legittime esigenze di sanità pubblica della costa, che ha visto in questi anni, in continuità tra la gestione del centrosinistra e dell’attuale centrodestra, scadere i servizi ospedalieri del “Madonna del Soccorso” a vantaggio di quelli privati – ha concluso.