1. di Lucia Franca Rozzi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuta quest’oggi l’inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco Paolo Canducci nell’ex Cinema Delle Palme.

Quattro sono le liste che al momento appoggiano il candidato: Azione, Verdi, Rinasci San Benedetto e IES (Innovazione, Ecologia, Solidarietà). Tra i vari rappresentanti ci sono: Pietro Colonnella, Sabrina Gregori, Maria Rita Morganti, Roberto Bovara, Gianluca Conti, Vincenzo Rosini e Simone Splendiani.

Il simbolo della campagna e della lista è l’ape che rappresenta, a detta del candidato, l’operosità, il lavoro di squadra, la diversità, il costruire, il benessere e la sostenibilità.

Ha esordito Canducci: “Ho scelto di inaugurare il 2 giugno perché è la Festa della Repubblica, della nascita della Nazione moderna. Secondo me non è una scelta opportuna festeggiare al paese alto, le tradizioni vanno rispettate nei luoghi simbolo, non comprendo il legame tra il paese alto e la festa del 2 giugno. Il Cinema Delle Palme è uno dei luoghi simbolo della città e attualmente ospita una mostra aperta al pubblico e libera”.

Il candidato sindaco ha proseguito criticando l’attuale amministrazione e annunciando alcuni dei suoi progetti: “Vogliamo rappresentare l’alternativa per la città che risulta immobile ed ovattata. Veniamo da cinque anni di immobilismo e non amministrazione. Bisogna rilanciare economicamente e socialmente la città. C’è bisogno di lavoro di squadra, di riattivare le energie, come un grande alveare, insieme si può cambiare insieme si può fare. C’è bisogno di pianificazione sostenibile. rigenerazione urbana e riqualificazione degli spazi pubblici e di rivoluzionare il concetto di mobilità. Prendiamo a modello Pesaro, con una ciclabile che unisce i punti sensibili della città, per andare a piedi ed in bici in sicurezza. Bisogna che la città diventi attrattiva per far rimanere qui i giovani, coinvolgere le università regionali, creare luoghi per il co-working e le start-up, i giovani non sono solo movida, vogliono gli strumenti idonei per partecipare. Bisogna coinvolgere nelle grandi scelte i comuni limitrofi, insieme per portatore avanti la programmazione”.

E ancora: “Cultura e turismo sono stati due punti completamente abbandonati. Il turismo va avanti grazie agli operatori, non c’è il contributo dell’amministrazione, bisogna pensare a qualcosa di diverso. Bisogna fare sistema, assieme ai comuni limitrofi, dietro ad un concetto condiviso. Integrare la Riviera delle Palme in un distretto ecosostenibile del turismo. Rendere la sostenibilità il biglietto da visita, tramite un’accoglienza sostenibile. La cultura non può ridursi ad eventi estivi sempre diversi, ma deve diventare un progetto annuale, bisogna coinvolgere le associazioni locali ed i quartieri. Bisogna riqualificare gli spazi, i luoghi per fare cultura. Gli spazi li abbiamo, sia quelli esistenti sia quelli da riqualificare, come il Ballarin che dovrebbe essere uno spazio per tutti e di tutti, oltre le piazze di tutti i quartieri”.

Per quanto riguarda il centrosinistra: “Nell’unione del centrosinistra ci spero ancora. Siamo curiosi della coalizione che suggeriscono loro. La Bottiglieri è il capo della coalizione. Si rimane civici finché non ci si candida, è ora responsabile politico delle scelte. Aspetto la sua proposta per provare ad unire. I due candidati centro sinistra siamo Bottiglieri ed io. Poi PD ha deciso confronto con i 5 stelle. La Bottiglieri è una candidata legittima, ma anche io. Per due gruppi che si confrontano deve esserci rispetto e non la volontà di imporre scelte. Oggi non ci sono gli stessi candidati e nessuno parla male del altro. Ci conosciamo poco. Non puoi litigare con chi non conosci. Insieme possiamo fare. Politica non si fa con i rancori di 5 anni fa. La politica è fatta di idee condivise, non di amicizie. La politica si fa con le idee non con i rancori. Ho messo a disposizione la mia candidatura, anche gli altri devono fare lo stesso. Ad oggi sono l’unico. Vedremo quale sarà la posizione domani sera, se ci sarà discussione o le primarie ognuno per conto suo. Fino alla fine ci provo a stare dentro il centrosinistra, per giocare bisogna essere almeno in due”.