di Gianluigi Clementi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta questa mattina nella sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto la conferenza stampa indetta dall’associazione Bianco Airone, per la recente approvazione, da parte del Consiglio Regionale, della legge sui rimborsi ai pazienti oncologici.

La legge prevede il rimborso spese (costi di viaggio, spese del paziente e spese per l’accompagnatore) – determinato sulla base di indicatori ISEE – fino ad un tetto massimo di mille euro annui per ogni tipologia, in sostegno dei pazienti oncologici e delle loro famiglie.

Il provvedimento è stato approvato all’unanimità (30 voti favorevoli), e reintroduce una normativa abrogata dalla precedente legislatura con la legge 18/2019, allora solo parzialmente recuperata con una delibera della giunta.

Alla conferenza svoltasi hanno partecipato il Sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti, Ornella Vallesi, direttrice della sede regionale dell’associazione Bianco Airone Pazienti Onlus e organizzatrice dell’incontro, l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli, la consigliera regionale nonché presidente della IV Commissione Sanità Elena Leonardi, l’assessore regionale Andrea Assenti e l’assessore al sociale del Comune di San Benedetto del Tronto Emanuela Carboni.

Ornella Vallesi, organizzatrice della conferenza e promotrice in prima linea dell’assistenza ai malati oncologici e alle loro famiglie, ha dichiarato: “Esattamente due anni fa eravamo in questa stessa sala consiliare per l’ennesimo grido di aiuto alla Regione. Oggi ci ritroviamo, ma con un altro spirito; finalmente è stata fatta giustizia! Con il consiglio regionale del 18 maggio ho constatato che tutti i consiglieri presenti, oltre ad aver votato all’unanimità la nuova proposta di legge della IV Commissione Sanità, hanno fatto, molto umilmente, un mea culpa generale. Per due anni ho peregrinato per i vari uffici, dove cercavano di portarmi in giro, ma non mi convincevano, finché non mi sono rivolta all’allora Presidente del Consiglio della Regione Marche Antonio Mastrovincenzo, l’unico che mi ha ascoltato per più di un’ora con pazienza ed umanità, forse consapevole, da profondo conoscitore della legge, che non avevo torto. Anche in questi due anni, nonostante la pandemia, il mio pellegrinaggio non si è fermato (nonostante abbia rischiato di dover chiudere la sede, sempre più povera e in difficoltà).  Colgo l’occasione – ha proseguito la Vallesi – per ringraziare il Sindaco Pasqualino Piunti e l’assessore Emanuela Carboni, che mi hanno sostenuto, non solo moralmente, ma anche con dei contributi che hanno permesso di andare avanti, dimostrando una sensibilità ed una vicinanza che non avrei immaginato. Vorrei fare, infine, un appello a tutti i medici di base, perché possano e debbano divulgare l’esistenza di questa legge ai pazienti oncologici, spesso ignari e inconsapevoli, soprattutto non in grado, nel momento della notizia, di essere lucidi ed attenti a preoccuparsi dei rimborsi, anche per i nuovi limiti di tempo di presentazione della richiesta. Infine, ringrazio tutta l’Assemblea Legislativa delle Marche, per aver avuto l’onestà intellettuale di assumersi la responsabilità dell’errore e di ripristinare una legge abrogata ingiustamente.”

Successivamente è intervenuto il Sindaco Pasqualino Piunti: “Il malato oncologico non può e non deve pensare a questioni ‘burocratiche’. La vicinanza dell’associazione, che ormai costituisce un punto di riferimento importante nella città e nel territorio, è evidente. Si parla spesso di ‘discontinuità’: credo che questo sia il passaggio più chiaro di quella discontinuità amministrativa e di attenzione verso il territorio da parte della nuova giunta e consiglio regionale. Quando in questo territorio c’è una rappresentanza che collabora e che condivide strategie e risposte vuol dire che si è amministrato bene. Oltre che ricordare tutte le battaglie combattute da Ornella e dai suoi collaboratori, non posso che essere orgoglioso che questa associazione abbia la sede nella nostra città.”

L’assessore regionale Andrea Assenti è andato a sottolineare come il lavoro sia stato svolto in maniera unilaterale e univoca da parte di tutto il consiglio, e di come sia arrivato il riconoscimento della responsabilità dell’errore (finalmente svanito) da parte della minoranza dell’allora forza di governo.

Emanuela Carboni, assessore al sociale del Comune di San Benedetto, ha voluto rimarcare la vicinanza all’associazione a cui l’amministrazione è sempre stata vicina già all’indomani dell’abrogazione della legge, ponendo l’accento non tanto sul valore economico ma sulla vicinanza che le istituzioni hanno il dovere di avere nei confronti dei cittadini e dei malati oncologici.

Di seguito le parole dell’assessore al bilancio Guido Castelli: “Apprezziamo quanto una donna e una sua associazione abbiano saputo fare; gente in gamba e motivata, perita, ma non piegata dalla sofferenza, riesce a far miracoli; niente è impossibile quando c’è una motivazione adeguata. La precedente amministrazione aveva fatto un grande scivolone. È una legge mostruosa – ha asserito Castelli – perché introduceva una doppia discriminazione: la prima fra chi aveva contratto il tumore prima di una certa data e chi dopo, e la seconda fra chi abitava in certe zone della regione e chi in altre. Il sistema era talmente cervellotico e cinico dal punto di vista amministrativo che impegnava gli oncologici in lunghe sessioni continue per la selezione degli aventi diritto. È una pagina che abbiamo voltato; ora c’è il problema del pregresso, cioè di quelle situazioni che si sono consolidate nel momento in cui la norma aveva quelle caratteristiche. Ci stiamo lavorando; non è facile per questioni formali. Mai una questione di razionalità economica costituirà un impedimento di questo tipo; c’è da valutare invece come intervenire concretamente per un periodo in cui i diritti erano stati modellati in maniera diversa.”

Ultimo intervento è stato della presidente della IV Commissione Sanità Elena Leonardi: “Ringrazio i colleghi per il lavoro svolto, non solo nella presentazione della legge, ma anche quello in commissione e in aula, con un’approvazione all’unanimità che non era del tutto scontata. Questa è una legge di civiltà, che va a tutelare il diritto del paziente di scegliere, e che è diretto ad un supporto a livello economico, psicologico e morale. Era un impegno preso da me e da altri in campagna elettorale ma anche nella precedente legislatura (avevamo depositato delle proposte di legge per reintrodurre questo rimborso, ma non sono arrivate alla discussione dell’aula). Questo è un traguardo molto importante; un inizio concreto per questa undicesima legislatura per l’apporto e il supporto alle persone più fragili. Abbiamo introdotto nella legge una clausola valutativa per valutare negli anni l’efficacia della norma per eventuali futuri correttivi e per capire se riesca ad arrivare a tutti, con una volontà di ricalibrarla per essere sempre al fianco del paziente.”