di Federica Pilotti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Martedì 18 maggio, con inizio alle ore 16.30, il Comune di San Benedetto ha organizzato un incontro on line dal titolo “Disturbi alimentari ai tempi del Covid tra Smart Working e DAD” promosso dal garante comunale per l’infanzia e adolescenza avv. Donatella Forlini per approfondire i contorni di un’emergenza che sta colpendo in maniera importante anche i bambini tra i 9 e i 10 anni a causa dell’isolamento e della solitudine prodotti dalla didattica a distanza.

Cresce infatti enormemente il numero di chi si rifugia nel cibo in maniera patologica: secondo il Ministero della Salute, si è verificato un aumento del 30% dei casi di disturbi dell’alimentazione tra i ragazzi e i bambini. Per avere un’idea della grandezza del fenomeno, basti pensare che nel primo semestre del 2020 sono stati rilevati 230.458 nuovi casi, quando nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati 163.547. Non solo. A fianco di anoressia, bulimia, ortoressia, binge eating (letteralmente “abbuffata di cibo”) e altre variazioni dei disturbi del comportamento alimentare, c’è il fenomeno dell’autolesionismo.

Per trattare questi argomenti, ma soprattutto per fornire ai genitori, agli educatori e agli operatori socio-sanitari, un aiuto possibile al fine di attuare un intervento precoce, strutturato e multidisciplinare, il Comune di San Benedetto del Tronto ha invitato due relatori esperti per affrontare il problema da due diversi punti di vista: Anna Paola Scioletti, biotecnologo medico e biologo nutrizionista, che esporrà il tema dell’isolamento relazionale e il conseguente disturbo del comportamento alimentare, e il neuropsichiatra infantile Maurizio Pincherle che tratterà il disagio giovanile con le sue conseguenza psichiche dovute alla DAD e al lockdown.

“L’incontro – afferma la garante Donatella Forlini – Intende dare continuità al lavoro che stiamo portando avanti con i Servizi Sociali del Comune per concretizzare azioni volte al sostegno del ben-essere dei bambini e degli adolescenti della città. E’ un’iniziativa importante di sensibilizzazione, prevenzione e formazione che non rimarrà isolata ma che si ripeterà con la trattazione di nuove tematiche sempre riguardanti i giovani”.

“Da un anno a questa parte la vita dei nostri giovani è stata stravolta dal Covid. La chiusura totale o parziale delle scuole e l’impossibilità di trascorrere il tempo con i compagni è causa di una forte sofferenza diffusa, testimoniata da importanti manifestazioni di disagio come i disturbi alimentari che sono in fortissimo aumento – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Emanuela Carboni –. Compito dell’Amministrazione comunale è fornire un aiuto ai ragazzi e alle loro famiglie per fronteggiare al meglio queste problematiche e l’incontro del 18 maggio va in questa direzione, così come tutte le altre iniziative promosse dai Servizi Sociali dall’inizio della pandemia.”