SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima procuratore sportivo, poi attualmente, insegnante di “Cultural Intelligence” presso gli uffici della Federazione Gioco Calcio a Coverciano con allievi del calibro di Pirlo e De Zerbi. Nel mezzo un libro, tanto studio e altrettanta preparazione, condita da una profonda cultura, non solo calcistica.
Si può riassumere così la vita di Guglielmo De Feis, indimenticato attaccante della Samb, dove nelle stagioni 1996-1997 e 1999-2000 realizzò complessivamente 16 reti in 47 presenze.
Nella video-intervista curata da Mauro Scipioni, aneddoti curiosi come lo striscione della Nord recuperato a Narni, oltre che interessanti disquisizioni sul calcio attuale e sul futuro della Samb.
Sulla situazione societaria De Feis non ha dubbi: “Non ho mai capito perché quando fallisce una società di calcio la stessa venga penalizzata con la retrocessione, in questo modo pagheranno sempre e solo i tifosi innamorati della loro squadra”.
Inoltre, l’ex attaccante racconta il suo incontro con l’ex Presidente Domenico Serafino: “L’ho incontrato ad una cena – dice – Si è presentato bene, ma l’assenza chiara di un suo core-business mi ha fatto dubitare delle sue possibilità da imprenditore”.
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6 aprile 1997
Jesina-Samb
La gente stava già lasciando lo stadio,
al 92′ cross dal fondo, stacco di testa e gol del 2-2 di Guglielmo De feis.
La ricordo come se fosse ieri, lì ti ho amato e mi sono reso conto che le partite si guardano fino alla fine.
Grande!!!!!