FERMO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione l’8 maggio, dalla Questura di Fermo.

Anche nella giornata che ha fatto rilevare, in ambito regionale, l’aumento dell’indice dei contagi, la Questura ha continuato le attività di controllo per la prevenzione dei reati e per la verifica del rispetto delle norme a contrasto della diffusione dell’epidemia.

Donne e uomini della Polizia di Stato fermana con l’ausilio dei colleghi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara ed il sempre fattivo contributo dell’unità cinofila della Guardia di Finanza hanno presidiato principalmente il quartiere costiero di Lido Tre Archi ma anche le zone di aggregazione spontanea di Porto San Giorgio.

Più di 200 le persone identificate e 155 i veicoli sottoposti ad accertamenti dalla Polizia di Stato nella sola giornata di ieri, controlli che hanno portato ad elevare numerose sanzioni per la violazione delle norme del Codice della strada ma anche per il mancato rispetto delle disposizioni anti-Covid.

Nello specifico servizio nei comuni costieri disposto dal Questore di Fermo, durante i posti di controllo e le verifiche dinamiche, sono state identificate 90 persone, controllati 72 veicoli, elevate 3 sanzioni al Codice della strada per la mancanza della documentazione obbligatoria al seguito (patente di guida) e contestate 6 sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni emanate per ostacolare la diffusione dell’epidemia.

Tra queste ultime, tre le sanzioni elevate a carico di soggetti identificati a Lido Tre Archi che non facevano uso delle mascherine di protezione in area pubblica e lo stesso numero a Porto San Giorgio, in un’area di aggregazione, nei confronti di altrettanti giovani che molto vicini tra loro, non rispettavano la distanza interpersonale e non utilizzavano né avevano al seguito il necessario dispositivo di protezione.

L’età media dei sanzionati è di 24 anni, ancora una volta un indice che alcuni giovani ritengono di essere immuni dalle gravi conseguenze della diffusione del virus del quale possono essere anche un veicolo di propagazione per le fasce di età più a rischio.