PICENO – Dopo l’ultimo periodo di lockdown, sabato 15 e domenica 16 maggio, durante le Giornate FAI di Primavera, che rappresentano il primo grande evento nazionale dedicato al patrimonio culturale italiano, saranno aperti alle visite 600 luoghi in 300 città e 19 regioni italiane, di cui 61 nella nostra regione a cura dei Volontari FAI dei singoli presidi territoriali (5 Delegazioni provinciali, 6 Gruppi FAI, 5 Gruppi FAI Giovani). Le visite avverranno nel pieno rispetto delle normative sanitarie previste, con prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it entro la mezzanotte del giorno precedente la visita e fino a esaurimento posti disponibili di ogni turno.

Sarà richiesto un contributo a partire da 3 euro per sostenere la Fondazione e partecipare alle visite in completa sicurezza, mantenendo il distanziamento sociale, evitando di creare assembramenti, indossando la mascherina durante l’intera durata della visita, disinfettando le mani con gli appositi gel situati lungo il percorso e attenendosi alle indicazioni del personale volontario.

Tra i luoghi visitabili nelle Marche segnaliamo la Rocca Costanza di Pesaro Urbino, l’Osservatorio astronomico Paolo Senigalliesi ad Ancona, la Mostra pittorica permanente Giuseppe Pende a Fermo, il Palazzo e la Pinacoteca Vescovile di Ascoli Piceno, il centro storico di Cingoli, il borgo storico di Offida, Villa Cerboni Rambelli e la Riserva naturale Sentina a San Benedetto del Tronto,  l’Antica farmacia dell’ospedale Fatebenefratelli di Jesi, la cattedrale di San Flaviano a Recanati, il complesso storico Cartiere Miliani a Fabriano, il percorso di architettura modernista a Senigallia, Villa Severini a Fano.

“Questo sforzo corale delle cinque delegazioni ascolane, dei gruppi FAI e dei gruppi FAI giovani è uno sforzo determinato dalla volontà di stare insieme, di ritornare alla normalità e di godere della bellezza, così da lenire gli affanni della nostra vita quotidiana- ha osservato il presidente FAI Marche, Alessandra Stipa, proseguendo: “Ci sono anche luoghi riservati ai soli iscritti del FAI, che con il loro piccolo grande obolo annuale ci danno la possibilità di restaurare, valorizzare e mantenere i beni che abbiamo sparsi in tutte le regioni italiane, sia di proprietà del FAI che ricevuti in gestione temporanea da vari enti, tra cui, per esempio, l’orto delle Monache sul colle dell’Infinito. Ringrazio docenti, guide, ragazzi che si sono messi a nostra disposizione per raccontare le visite ai 61 luoghi marchigiani che verranno aperti in queste due giornate. Ancora una volta le Marche, le sue bellezze, la generosità alacre e silenziosamente fattiva dei suoi abitanti hanno permesso queste giornate, che speriamo portino rilassatezza, felicità, conoscenza e sostegno al FAI, che salva sempre più luoghi di un’Italia non certo minore.”

“Diamo un segnale di rilancio della cultura, perché questo è uno dei primi eventi di apertura dopo il lock down e questo nuovo inizio ci dà un segnale positivo di ritorno alla normalità – ha dichiarato l’assessore alla cultura regionale, Giorgia Latini. “Il grande valore aggiunto di queste giornate è il coinvolgimento di studenti e docenti, soprattutto delle nuove generazioni affinché siano consapevoli del proprio patrimonio. La cultura ci fa stare bene, attraverso la cultura e la bellezza ritroviamo anche la nostra anima”.

Parole di encomio al FAI sono arrivate da parte di Marta Mazza, soprintendente Sabap Marche: “Durante gli anni della mia attività, nelle Marche ho sempre riscontrato forte la presenza del FAI su tematiche importanti come la tutela e la cura dei luoghi, che richiedono un coraggio particolare che implica una presenza diretta e costante. Mi sento di affiancarvi e incoraggiarvi nell’auspicio che questa, come altre iniziative, possa andare nel migliore dei modi”

“I giovani del FAI hanno continuato a lavorare, prima attraverso i social e poi sul campo, collaborando con le delegazioni- ha commentato Ilario Di Luca, coordinatore FAI giovani. “Nelle nostre province i gruppi giovani stanno crescendo, perché nonostante tutto il FAI c’è e i gruppi giovani stanno continuando a formarsi, senza perdere queste occasioni per farsi conoscere e per fare esperienza a livello culturale.”

Per chi lo volesse, sarà possibile sostenere ulteriormente la Fondazione FAI con contributi di importo maggiore o attraverso l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, oppure dal 6 al 23 maggio, donando 2 euro con SMS oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa al numero solidale 45586.

Le Giornate FAI di Primavera hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.