SAN BENEDETTO DEL TRONTO -“Solo il 18,1% dei comuni marchigiani ad oggi ha attivato Puc (Progetti Utili per la Collettività). 41 in tutto i Comuni che hanno elaborato 166 progetti per il reinserimento sociale e lavorativo dei percettori di Reddito di Cittadinanza. Le assenze sono eccellenti: i quattro Comuni più popolosi della regione, Ancona, Pesaro, Fano e San Benedetto del Tronto, non hanno avviato alcuna progettualità. Ma anche Fermo, Urbino, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Grottammare, Porto San Giorgio, la lista è lunghissima”. E’ quanto afferma la Senatrice Rossella Accoto, Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali.

“Sicuramente l’ultimo anno di pandemia, con i ritmi di vita e le dinamiche lavorative profondamente cambiate, non ha contribuito positivamente per l’identificazione e la pianificazione di iniziative utili alla popolazione. Per questo spero che il 2021 sia un anno di svolta sul tema inclusione sociale e che i Comuni, anche tramite il coordinamento di Anci possano essere realmente protagonisti. Sono loro, con la conoscenza profonda del territorio, a dover identificare le aree dove chi sottoscrive il Patto per l’inclusione Sociale può essere impiegato per il benessere della collettività. Ricordo che dall’inizio del 2020 è attiva e funzionante la piattaforma GePI, gestita dai comuni e dai servizi sociali di questi. All’interno di questa l’Inps inserisce tutti i dati dei percettori di Reddito di Cittadinanza che quindi sono sempre stati immediatamente identificabili dai Comuni. Il Reddito di cittadinanza è stato pensato come misura contro la lotta alla povertà da una parte ma come argine contro l’esclusione sociale finalizzata al reinserimento lavorativo dall’altra. Appare evidente come quest’ultima parte sia ancora da completare o, come nel caso dei Puc da registrare insieme agli attori principali coinvolti nella loro pianificazione” ha concluso Accoto.