SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 2 maggio alle 22 e 10 su Rai5 (canale 23) la nuova serie del programma “Di là dal fiume e tra gli alberi”, viaggi d’autore alla ricerca dell’anima di territori italiani, sarà aperta da un documentario di Luigi Maria Perotti, dal titolo “Il mare di Roma”.

Il programma, giunto alla sua terza edizione, si presenta quest’anno in forma rinnovata. Una prima parte dedicata a documentari di natura e una seconda parte che ripropone i temi propri di “Di là dal fiume e tra gli alberi”. 

Luigi Maria Perotti, tra l’altro, nei prossimi giorni tornerà nel Piceno per le riprese di un altra puntata della stessa serie dal titolo “Il vecchio confine”. Il documentario racconterà le storie della vallata del Tronto, che prima dell’unità d’Italia era il confine tra lo stato pontificio e il Regno delle due Sicilie.

Nella puntata che andrà in onda domenica, Perotti racconta il complicato rapporto che da sempre Roma ha con il proprio mare.

Tutti sanno infatti che la città eterna è stata fondata su sette colli, che è attraversata dal fiume Tevere, ma spesso ci si dimentica che il territorio della capitale arriva fino al mare. 

I romani hanno fatto di Ostia la più impostante porta dell’impero ma poi hanno iniziato una lenta ritirata, che ancora oggi non accenna a fermarsi. Un percorso dalla spiaggia di Capocotta fino a Fregene rivela un mondo per lo più sconosciuto agli stessi romani. 

Luigi Maria Perotti ha incontrato una umanità davvero sorprendente che in quei luoghi affronta la vita come se tutto fosse possibile: eroi coraggiosi, esploratori rock star, broker pentiti che sfidano gli aerei, improbabili pescatori di canna, surfisti che parlano con gli alberi e raffinati musicisti.

Protagonisti della puntata sono il fotografo Daniele Cametti Aspri, che attraverso i suoi scatti ritrae “Il popolo di Capocotta”, l’antropologo surfista Damiano Tullio e i giornalisti Federico Ruffo e Floriana Bulfon. Oltre a loro, l’artista di strada Marek Artim, il gestore dell’oasi Lipu all’idroscalo di Ostia Alessandro Polinori, e Claudia Dominici e Sebastiano Ferrandu,abitanti dell’Idroscalo. E ancora, Andrea Angelucci, archeologo e protagonista della serie di documentari Art Rider, il violinista Andrea Casta, l’istruttore di Kite Surf Fabrizio Corradini e l’architetto Patrizio Bitelli, che ha instituito un comitato per salvare dall’incuria la Casa Albero di Fregene.