SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuta online la conferenza stampa indetta in occasione della firma del contratto: “Contratto di zona umida di zona Sentina”. Il Contratto, che impegna i 19 firmatari a operare in sinergia al fine di preservare l’integrità ambientale della zona, costituisce un’attuazione dei Contratti di fiume previsti dalla legge italiana del 2006 in conformità a precise direttive UE.

I firmatari saranno quindi coinvolti attivamente in 22 azioni rispondenti a tre assi strategici: governance, ambiente e sviluppo. Tali azioni saranno attuate fino al 2024 quando si effettuerà una verifica dei risultati ottenuti. Di particolare importanza tra le tante iniziative previste nel Contratto è il miglioramento della destinazione delle acque depurate le quali, anziché essere riversate nel fiume Tronto dal depuratore, verranno reindirizzate ai laghetti e alle zone agricole limitrofe.

La responsabile del Contratto fiume della regione Marche Porrà ha detto: “Grazie alla notevole partecipazione al Contratto la Regione Marche ha preso coscienza della realtà della Sentina e del suo valore ecologico”. Alle sue parole ha fatto eco l’ottimismo del presidente dell’associazione Sentina Albano Ferri: “Non nascondo che all’inizio ero scettico, invece alla fine di questo percorso mi sono dovuto ricredere” e continua: “Il metodo adottato è culminato in una sintesi e tutto il lavoro è stato portato a termine in un tempo ragionevole”.

Il presidente della Riserva Sentina Ruggero Latini ha aggiunto: “Il deposito di sedimenti da parte del fiume Tronto in unione con il moto ondoso ha contribuito all’erosione della spiaggia, il nostro obiettivo sarà quello di applicare strategie sostenibili per contrastare questo fenomeno”. In seguito al suo coinvolgimento nel progetto la Regione Marche chiede quindi 8 milioni all’Unione Europea per finanziare le iniziative.

L’intervento del Sindaco Pasqualino Piunti all’incontro per la firma del contratto: “Un saluto e un ringraziamento della città a tutti coloro che partecipano a questa giornata nella quale si farà il punto sull’attuazione di un progetto al quale noi attribuiamo molta importanza. Grazie al progetto comunitario CREW, che vede impegnate realtà di Italia e Croazia nel definire una nuova modalità di gestione delle aree umide e di cui la nostra città è partner, ci apprestiamo a compiere un salto di qualità nella gestione delle nostra Sentina, uno degli ambienti più suggestivi della costa Adriatica perchè unisce la bellezza del paesaggio costiero con quella di un’area umida con tutte le sue ricchezze in tema di flora e di fauna”.

Ha continuato: “Oggi si celebra la firma del contratto di area umida, uno strumento formidabile per provare a superare le contraddizioni che porta con sé una zona molto particolare come la Sentina, suddivisa tra proprietà pubblica e privata, a cavallo tra due Regioni, ad immediato ridosso di zone urbanizzate. Il contratto di area umida è uno strumento innovativo attraverso cui tutti i soggetti interessati al futuro di quest’area (dalle istituzioni ai privati, dalle associazioni ambientaliste alle imprese agricole) si impegnano a mettere in atto azioni coordinate e condivise che, oltretutto, proprio perchè frutto di un’ampia concertazione, possono ambire ad ottenere importanti finanziamenti.  Il Comune attribuisce molta importanza al futuro della Sentina, sia come area naturalistica, che di per sè rappresenta un valore, sia come leva per lo sviluppo di una nuova forma di turismo, quello che vede la tutela degli ambienti naturali come facente parte dell’esperienza vacanziera. E’ un tipo di turismo in forte crescita in tutto il mondo e, poiché San Benedetto ha questa perla naturalistica dentro il suo territorio, non vuole certo perdere l’opportunità di giocarsi anche questa carta. Senza dimenticare il tema della salvaguardia del territorio dagli effetti dei cambiamenti climatici: la città ha ancora nella memoria quanto accadde nell’aprile del 1992 quando il Tronto allagò mezza città mettendo in ginocchio famiglie e imprese”.

Ha concluso: “Il contratto di area umida può aiutarci molto anche nel progettare e richiedere i relativi finanziamenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e quindi dei fenomeni naturali che possono diventare davvero disastrosi per un territorio fortemente antropizzato come il nostro. Grazie dunque a tutti voi per il prezioso lavoro che fate e che speriamo possa avere a breve i primi positivi riflessi sulla nostra Sentina e quindi sulla città. Un ringraziamento particolare va alle organizzazioni private e le associazioni che hanno partecipato volontariamente alle diverse sessioni dei tavoli territoriali che hanno preparato il terreno per arrivare alla firma del documento”.