SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La commissione di indagine sulla Samb in seno al consiglio comunale di San Benedetto si è costituita. Glielo permette l’articolo 30 del regolamento comunale sul funzionamento dell’assise sambenedettese.

“Il Consiglio, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei propri membri, può costituire Commissioni d’indagine sull’attività dell’Amministrazione comunale e di Aziende, Istituzioni ed Enti e Organizzazioni dipendenti”, così recita la carta e in effetti a maggioranza del consiglio, durante la riunione di ieri sera, è arrivato il semaforo verde e l’organo speciale sarà costituito da 13 membri, di cui 8 consiglieri appartenenti alla maggioranza e 5 di minoranza.

La Commissione, oltre ai poteri delle Commissioni permanenti, può compiere ispezioni sui luoghi e sulle cose, può acquisire documenti detenuti dall’Amministrazione e da Aziende, Istituzioni ed Enti e Organizzazioni dipendenti e ha il potere di sentire tutti i dipendenti dell’Amministrazione comunale e delle Aziende, Istituzioni, Enti e Organizzazioni dipendenti, i quali tutti hanno l’obbligo di rispondere. L’obiettivo è quello di far luce sul comportamento dell’amministrazione Piunti e dei responsabili degli uffici sulle vicende che hanno coinvolto la Samb, dalla concessione dello stadio passando per tutta la procedura dei lavori sul manto erboso che adesso potrebbero esporre il Comune a un risarcimento di non poco conto nei confronti della Power Grass che ha eseguito i lavori ricevendo però dalla Samb solo 200 mila euro dei 600 mila del costo totale.

La Commissione d’indagine terminerà dunque i suoi lavori con una relazione scritta sui fatti accertati, nella quale può eventualmente suggerire l’adozione di misure da prendere da parte dell’Amministrazione. Tale relazione verrà distribuita a tutti i Consiglieri, anche quelli esterni alla commissione e verrà posta in discussione in una seduta del Consiglio Comunale entro il termine massimo di un mese dal suo invio al Presidente del Consiglio.