FERMO – Riportiamo e pubblichiamo una nota stampa, giunta in redazione il 20 aprile, dalla Questura di Fermo. 

Lesioni personali continuate, furti aggravati in concorso, furti in abitazioni, incendi, danneggiamenti a seguito di incendio, furti aggravati, ricettazioni, rapine, risse, danneggiamenti, violazioni delle norme sulle armi, porto abusivo d’arma, resistenze a pubblico ufficiale, minacce, atti persecutori, violazioni del Foglio di Via obbligatorio, interruzione di pubblico servizio, guida senza patente, guida in stato di ebbrezza, spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono queste le tipologie dei reati commessi da un giovane poco più che ventenne residente nella nostra provincia con una elevata prevalenza di furti e reati contro il patrimonio perpetrati a decine, soprattutto la notte, nei Comuni della costa fermana e maceratese in meno di un decennio di attività delinquenziale.

Si, perché il “ricco” pedigree del soggetto è iniziato quando di anni ne aveva solo quindici ed è proseguito in un crescendo di reati che non è stato frenato neppure dalle condanne irrogate dall’Autorità Giudiziaria.

A nulla sono infatti valse le condanne subìte e i periodi che ha trascorso in carcere o sottoposto ad altre misure cautelari. Appena libero ha continuato la sua “carriera” criminale, intessendo rapporti con altri delinquenti di quelle zone, spadroneggiando anche in zone interne delle due province limitrofe, inseguito e denunciato dal personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Quando si è sentito braccato, si è nascosto presso sodali ed amici del centro Italia per ritornare nelle nostre zone a commettere altri reati e reiterare le sue condotte socialmente pericolose.

Per limitare la spirale di violenza contro le cose, le persone e la sicurezza pubblica la Divisione Anticrimine della Questura di Fermo ha proposto ed ottenuto dall’Autorità Giudiziaria la sottoposizione del giovane alla misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza ma il ragazzo, appena conosciute le decisioni della Magistratura, si è dato alla latitanza per non subire interruzioni alla sua escalation criminale.

Fino a pochi giorni fa, quando la sua libertà è terminata.

Personale della Polizia di Stato del Commissariato di Civitanova Marche lo ha infatti fermato e bloccato e gli operatori della Divisione Anticrimine fermana lo hanno sottoposto alla misura di prevenzione.

Da quale momento il soggetto, responsabile della rilevante serie di reati interrotti solamente nei periodi trascorsi come detenuto, è obbligato a permanere presso la propria abitazione negli orari notturni, a restare nel comune di residenza dal quale potrà allontanarsi solo se autorizzato, a presentarsi periodicamente presso un ufficio delle Forze di polizia e sottoposto ad una ulteriore serie di limitazioni efficaci per impedirgli di proseguire le sue condotte criminali pericolose per la sicurezza della popolazione.

La sottoposizione del giovane pluripregiudicato alla Sorveglianza speciale richiesta dal Questore di Fermo all’Autorità Giudiziaria è un ulteriore risultato raggiunto per garantire la sicurezza dei cittadini fermani nei confronti di soggettidediti alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica”, come previsto dalle norme.