MARTINSICURO – “Marito violento, da circa tre anni, maltratta la moglie ed il figlio adolescente a Martinsicuro sottoponendoli sistematicamente a comportamenti prevaricatori, creando all’interno del proprio nucleo familiare un clima di tensione e paura. Le violenze pressoché quotidiane si concretizzavano dalle minacce di morte alla moglie ed al figlio, alle continue offese e mortificazioni, con insulti ed ingiurie pesanti”.

Così dalla Compagnia dei Carabinieri di Alba Adriatica in una nota diffusa l’8 aprile: “L’uomo, inoltre, controllava sistematicamente gli spostamenti e le frequentazioni della moglie e, quando riscontrava cose a lui non congeniali, oltre ad offenderla con epiteti volgari, non esitava a colpirla con schiaffi sul viso, calci e pugni sul corpo, anche alla presenza dei figli minori, rendendo intollerabile le prosecuzione della convivenza. Il padre padrone, pretendeva che la moglie gli rispondesse immediatamente al cellulare, gli comunicasse tutti i suoi spostamenti e le sue frequentazioni, obbligandola a fotografare le persone con cui si intratteneva”.

“Analogo trattamento offensivo riservava al figlio minorenne coprendolo di insulti ed offese personali – si legge nella nota – Alla fine la donna, stanca delle continue vessazioni e di quei maltrattamenti domestici che rendevano a lei ed ai figli la vita difficile, ha preso coraggio ed ha denunciato tutto nei minimi particolari ai Carabinieri di Martinsicuro”.

Dalla Compagnia proseguono: “I militari truentini, dopo aver raccolto la dettagliata denuncia e riscontrato gli episodi narrati dalla donna, hanno ascoltato alcuni testimoni, rimettendo una dettagliata informativa al Tribunale di Teramo per l’attivazione del  codice rosso. Nella circostanza, il Sostituto Procuratore della Repubblica, Francesca Zani, riscontrati gli atti e vista l’escalation delle violenze, ha inoltrato al locale Gip la richiesta per l’emissione della misura cautelare personale che è stata accolta da Roberto Veneziano, il quale ha emesso l’ordinanza della misura cautelare coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare, vietandogli di avvicinarsi alle vittime e di interloquire in qualsiasi modo, anche strumenti telefonici e telematici”.

“Una volta rintracciato l’uomo, al quale i Carabinieri hanno notificato il provvedimento, è stato allontanato da casa” concludono dall’Arma.