SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Chi è Kim Dae Jung? L’imprenditore americano di origine coreana è legato a San Benedetto dall’acquisizione, perfezionata nel giugno 2020, della Sambenedettese Calcio. Il nome di Dae Jung compare infatti come socio di minoranza (30% delle quote) nella Sudaires Srl, costituita nel giugno 2019 da Domenico Serafino, attuale presidente Samb, a Milano.
Mai giunto a San Benedetto, ufficialmente a causa del regime di quarantena al quale si sarebbe dovuto sottoporre a causa dell’epidemia Covid-19, nelle ultime settimane è emersa ufficialmente la rottura tra Dae Kim (e i suoi amici e anche soci in altre attività Kishor Rico e suo padre Fernando) e Serafino nella gestione del club. Dae Jung sembrerebbe interessato ad acquistare interamente la Samb, estromettendo Serafino, ma la trattativa si è arenata a causa della difficoltà di acquisire la documentazione contabile e conoscere la massa debitoria creata negli ultimi mesi.
Nell’articolo che segue, pubblicato sul quotidiano Alachua Today (Alachua è sia il nome della cittadina della Florida dove vivono i Rico e dove sono ubicati gli indirizzi delle società di Dae Jung, sia il nome della contea con capitale Gainsville) lo scorso 5 novembre a firma di Ray Carson, vi è una ricostruzione minuziosa della vita di Dae Jung ad High Springs, cittadina di 9.600 abitanti dove risiede, dall’infanzia all’arrivo negli Stati Uniti, dalla povertà alla crisi del 2008 che ne fece un “homeless”, un senzatetto, nel 2012, fino alle azioni nella Beyond Meat e agli investimenti degli ultimi due anni in Florida.
Abbiamo cercato di raggiungere Ray Carson e la redazione di Alachua Today, e siamo in attesa di eventuali riscontri. Ricordiamo inoltre che nelle ultime settimane, pur entrando in contatto con i Rico e il segretario personale di Dae Jung, non ci è stato possibile intervistarlo. Crediamo che a questo punto sia un passaggio quasi doveroso, per comprendere al meglio la sua versione dei fatti e rispondere alle prime domande che, a questo punto, è l’unico ma importantissimo anello mancante:
Quando e come Kim Dae Jung ha conosciuto Domenico Serafino?
Perché ha deciso di entrare in società con Domenico Serafino come socio di minoranza?
Con quale importo ha partecipato all’aumento di capitale dell’esercizio 2019, relativo alla Sudaires Srl (per un totale di 556.286 euro)?
Il pagamento di 500 mila euro, per l’acquisizione della Samb Calcio, in che modo è stato finanziato dalla Sudaires Srl?
Perché ha deciso di investire in una società di comunicazione nello sport e che ha acquisito due squadre di calcio in pochi mesi dall’altra parte dell’oceano, senza avere – così sembra fino a prova contraria – esperienze di alcun genere nella gestione sportiva?
Ritiene al momento impossibile qualsiasi tipo di accordo con Domenico Serafino per l’acquisizione totale della Samb Calcio?
***
Rispetto alla data dell’articolo e alla nostra precedente ricerca (clicca qui), per dovere di completezza dell’informazione, Dae Jung ha inaugurato nello scorso mese di febbraio il ristorante “Pink Flamingo Diner” Dae Jung (assieme a Kishor Rico ed altri) risulta socio dell’azienda Wellspring Brewery Company, che produce e commercializza bevande di qualità ambientali e vegane. Tra gli altri suoi possedimenti, anche la gestione di asili nido.
***
Qui di seguito l’articolo di Alachua Today tradotto da noi, per leggere l’articolo originale in inglese clicca qui.
Grassetti nostri.
Dalla Corea del Sud alla Florida, imprenditore spinge l’economia di High Springs.
HIGH SPRINGS – Kim Dae Jung ha condotto una vita fatta sia di avversità che di successi. Oggi Kim vive ad High Springs (comune di 6 mila abitanti nella Contea di Alachua, in Florida), un posto piuttosto lontano dalla sua nativa Corea del Sud. L’imprenditore milionario che si è fatto da sé, sta investendo in attività locali e creando posti di lavoro in zona, con l’obiettivo aggiuntivo di migliorare la salute attraverso la dieta e i menù che propone in diversi ristoranti locali. E’ anche impegnato nella protezione dell’ambiente e dei fiumi. In poco tempo (a quanto risulta a Riviera Oggi ha acquistato la sua abitazione ad High Springs nel gennaio 2019, ndr), da quando è ad High Springs, ha investito in due ristoranti, un mini-golf, un’accademia per chef, una fattoria di 26 ettari (64 acri), la proposta di un campeggio nella vicina Contea di Gilchrist oltre ad aver acquisito altri terreni per fini conservativi dell’ambiente.
Kim è nato in Corea del Sud da una famiglia in difficoltà finanziarie. Era un bambino piccolo e malato con una serie di patologie, di cui una di tipo autoimmune che lo ha accompagnato fino all’età adulta. A 12 anni ha iniziato a lavorare consegnando i giornali e lavorando nel ristorante della madre. E’ emigrato negli Stati Uniti attorno ai 20 anni e, nonostante la sua piccola statura, ha trovato impiego in lavori manuali pesanti mentre frequentava, nel frattempo, la scuola: condizioni che hanno peggiorato il suo stato di salute.
Nel 2002 Kim apre il Java Green, un ristorante a Washington DC. “Lavoravamo per creare un mondo migliore e uno stile di vita socialmente responsabile” ha detto Kim. “Eravamo un’attività green che utilizzava alimenti biologici, tra cui frutta, verdura, pane, legumi, riso e noodles. Il nostro obiettivo era creare un ristorante che offrisse un’alternativa salutare e allo stesso tempo socialmente consapevole delle questioni umanitarie ed ambientali”.
Avendo vissuto egli stesso tempi duri, Kim ha aiutato le persone ai margini della società che avevano difficoltà nel trovare lavoro tra cui ex detenuti, senzatetto, veterani di guerra con la sindrome da stress post traumatico e persone che soffrivano di problemi mentali trovando loro una casa e un posto di lavoro al ristorante. “Io penso che le società e le aziende che hanno risorse finanziarie debbano essere parte della comunità e aiutare a cambiare la vita delle persone” ha commentato Kim.
Il ristorante Java Green ha avuto un rapido successo passando da 40mila dollari a 100mila dollari di utili in un solo anno e diventando un posto popolare fra clienti ambientalisti, salutisti, vegetariani e gruppi no profit, in questo modo immergendosi in una pluralità di cause e allo stesso tempo creando ricette innovative. Java Green e stato votato fra i primi 5 ristoranti “green” nella città di Washington (la capitale USA ndr) nel 2006 e il migliore nel 2007 e 2008.
Ma il duro lavoro e le ore piccole al ristorante hanno fatto pagare a Kim un prezzo sulla sua salute. Mentre curava l’attività di ricerca degli ingredienti per il suo ristorante, Kim ha capito che una dieta migliore poteva aiutarlo anche con la sua salute cagionevole. E’ quindi passato a una dieta più sana iniziando anche a interessarsi e a studiare la medicina e le terapie orientali (in effetti in alcuni video di quegli anni appare come spettatore in un concerto di musica indiana a Washington, con, tra i musicisti, i Mayapuris, gruppo musicale di Kishor Rico, ndr). Con la dieta e l’esercizio fisico i suoi problemi di salute scomparvero. Con esercizio regolare, yoga e arti marziali ha continuato a migliorare forza e mobilità tornando anche a correre di nuovo.
Mentre le cose andavano bene per Kim sia a livello di salute che di affari, lui e un imprenditore di nome Ethan Brown hanno aperto insieme un’azienda, la J. Green Natural Foods che si occupava di produzione di alimenti per il ristorante Java Green e inoltre hanno aperto un nuovo ristorante che hanno chiamato Cafè Green. Ma la crisi economica ha colpito proprio mentre avevano richiesto un prestito per il nuovo ristorante, poco prima che esso potesse aprire al pubblico. Ci sono quindi voluti due anni, a causa di questi problemi finanziari, per poterlo finalmente inaugurare.
Con i finanziamenti per il secondo ristorante e la società J. Green ritirati dalle banche, Kim si è ritrovato a pagare l’affitto delle nuove attività con i ricavi del suo primo ristorante, il Java Green. Alla fine Kim ha venduto quasi tutte le sue quote della società aperta con Brown e del nuovo ristorante mentre il suo socio, che ha cambiato il nome della compagnia in Savage Rivers, si è trasferito in California per ricominciare da capo.
A livello finanziario le cose, per Kim, continuavano a peggiorare. Senza prendere compensi per sé stesso, ha provato a tenere a galla il ristorante Java Green per salvare il posto di lavoro ai suoi impiegati. Nel 2010 ha perso la sua casa e nel 2012 anche il ristorante, ritrovandosi all’improvviso indigente e senzatetto, costretto a dormire sul divano di amici e con solo una bicicletta per gli spostamenti.
A quel punto ha iniziato a fare diversi lavori come spalare la neve, raccogliere l’immondizia e lavorare in un mercato agricolo. Proprio lavorando in questo mercato ha scoperto che molto cibo veniva buttato. Così ha iniziato a raccogliere questi sprechi e, riempiendo il suo zaino e spostandosi in bici, ha iniziato a distribuirlo fra le persone bisognose e i senzatetto. Nonostante la sua difficile situazione continuava ad occuparsi degli altri e a mantenere un atteggiamento positivo.
“La felicità viene da dentro e un atteggiamento positivo fa tutta la differenza. I soldi e le proprietà sono utili solo se dai qualcosa in cambio agli altri e trovi la tua pace interiore” ha detto Kim. Le persone iniziarono a notare la sua energia e gli iniziarono a chiedere consigli, anche riguardo alla dieta, per arrivare a ottenere quello che aveva ottenuto lui. Mentre si spostava solo in bici e continuava a essere praticamente senza una casa, ha iniziato a tenere lezioni e laboratori gratuiti. A un certo punto una Facoltà di Medicina ha iniziato a pagarlo per tenere discorsi agli studenti su uno stile di vita sano. Per 5 anni ha continuato a lavorare al mercato raccogliendo e distribuendo il cibo in eccesso per chi ne avesse bisogno. Sua sorella gli prestò a un certo punto 8 mila dollari per comprare una macchina ma ne spese 6 mila per procurare bici e anche soldi a chi ne aveva bisogno rimanendo solo con 2 mila dollari, soldi che gli furono rubati prima che riuscisse a comprare l’auto.
Anni dopo ha ricontattato il suo vecchio socio Ethan Brown per capire se la piccola percentuale che gli rimaneva della società, circa il 10%, potesse valere qualcosa. Nel frattempo, però, Brown e altri investitori avevano riconvertito il business della società entrando nel segmento dei sostituti della carne e cambiando il nome della compagnia in “Beyond Meat”. Tra il 2012 (anno in cui hanno introdotto il primo prodotto, delle strisce al sapore pollo senza carne) e il 2014 la Beyond Meat è cresciuta arrivando a vendere i suoi prodotti in oltre 6 mila negozi in tutti gli Stati Uniti e annunciando il lancio di un nuovo prodotto nel 2015: il Beyond Burger, un hamburger vegano che simula il sapore di un vero hamburger.
La Beyond Meat continua a crescere in popolarità e quando Kim contatta il suo vecchio socio Brown, nel 2019, la società era quotata in borsa e valeva 11 miliardi di dollari. La sua percentuale del 10% lo ha così reso un milionario (a Riviera Oggi non risulta che Dae Jung avesse nel 2019 il 10% della Beyond Meat, ma una quota equivalente, ai valori di borsa del giugno 2019, a circa 40 milioni di dollari; certo è possibile che avesse altre azioni tramite altre forme non direttamente riconducibili a lui, ndr). Così come rapidamente la sua vita era collassata nel 2012, altrettanto rapidamente era completamente cambiata 7 anni più tardi.
Kim lasciò quindi Washington per iniziare a fare le cose che aveva sempre sognato: acquistare terreni per creare una fattoria ecocompatibile, proteggere l’ambiente e costruire comunità sostenibili, nonché aiutare i meno fortunati. Negli anni in cui aveva il ristorante a Washington e poi era rimasto senza casa, Kim aveva riunito un gruppo di amici fedeli che avevano vissuto come lui momenti difficili e che ora sono diventati suoi dipendenti. “Non ho mai scordato cosa vuol dire essere in difficoltà e questo guida la mia consapevolezza nell’aiutare gli altri”, ha detto Kim.
Cercando un clima più caldo, con molta natura e terra per sviluppare una fattoria, nel 2017 ha visitato High Springs e ha deciso che quello era il posto dove gli sarebbe piaciuto stabilirsi, un giorno. Mentre iniziava a mettere a punto i suoi piani, ha lavorato come volontario al Blue Springs Park e ha aiutato a ripulire i fiumi della zona. Da allora ha acquistato due locali, il Diner e il Great Outdoors e intende offrire piatti di alta qualità, sia con cucina standard che vegetariana.
Kim ha inoltre acquistato un altro edificio di fronte al birrificio di High Springs che diventerà un bistrot e un luogo di formazione per i suoi chef e altri che vogliono imparare ricette vegetariane. Non sarà però aperto regolarmente per i clienti, ma aprirà per occasioni speciali con un pasto completo per il cliente che vuol provare le nuove ricette degli chef. La sua fattoria ecologica è autosufficiente dal punto di vista energetico con un sistema di recupero dell’acqua e nessun prodotto chimico utilizzato. Verranno prodotti raccolti agricoli destinati al suo ristorante con una possibile espansione sul mercato esterno.
Raggiungendo la vicina contea di Gilchrist, ha recentemente ricevuto l’approvazione del suo progetto per un campeggio. Sebbene ci sia stato qualche dubbio sullo sviluppo dell’idea, Kim sottolinea che questo non sarà un tipico parco per camper.
Kim sostiene che parte del problema dello sviluppo delle comunità di periferia è che occupano la terra, spesso distruggendo l’habitat naturale delle specie animali e vegetali, utilizzando l’acqua e l’energia per scopi costosi e individualistici. Fa riferimento anche ai turisti e alle persone che si spostano in Florida per vivere l’inverno al caldo e che sono alla ricerca di alloggi, appartamenti o hotel in cui soggiornare e che i più abbienti hanno spesso seconde case che sono disabitate per gran parte dell’anno, occupando terreni che potrebbero essere utilizzati per preservare l’ambiente e l’habitat degli animali.
“Stiamo cercando di sviluppare un modello diverso per il nuovo campeggio“, ha detto Kim. “L’area in cui staranno i camper era già stata sgomberata quando l’abbiamo acquistata, ma copre solo una piccola parte del terreno acquistato”. Kim ha in programma di lasciare il resto della proprietà come area di conservazione naturale e rifugio per le tartarughe Gopher, una specie in via di estinzione che si trova in quella zona. Il parco sarà energeticamente autosufficiente e alimentato da energia solare con un sistema di bonifica dell’acqua per conservarla e tenerla fuori dalle falde acquifere. Kim ritiene che ciò contribuirà a collocare alcuni dei visitatori dello stato in un habitat più eco-friendly e a lasciare un’impronta ambientale minore rispetto al modello attuale, basato sullo sviluppo di seconde case e hotel. “Io credo che tutti noi dobbiamo restituire qualcosa alla comunità e aiutare a creare un mondo migliore da lasciare alle future generazioni”, ha detto Kim.
Lascia un commento
Bell’articolo nell’uovo di Pasqua, complimenti a Riviera Oggi. Se fosse tutto vero, la biografia di questo signor Kim Dae Jung me lo rende simpatico. Un uomo che si è (diciamo, per prudenza, ‘sarebbe) fatto dal nulla, lavorando sempre duramente e passando dalla polvere all’altare, mi è simpatico, almeno a pelle. Ma come mai conosceva tanto bene Serafino, al punto di investire non pochi soldi, fidandosi così tanto di lui? E inoltre: come mai conosceva questo avvocato teramano Fabrizio Acronzio, pare ex-arbitro di calcio? E’ stato questo signore a contattare, per conto di Kim Dae Jung (e di Serafino?) qualche suo… Leggi il resto »
Gentile Flammini, anzitutto un ringraziamento per gli approfondimenti che state portando avanti sul signor Dae-Jung. Purtroppo l’articolo di cui sotto chiarisce poco o nulla. Pubblicato su di un piccolo giornale locale ( non certo Wall Street Journal), sembra fondamentalmente rifarsi al mito tutto americano del “self made man”, ovvero di una persona che riesce con le sue capacità e tanta fortuna ad elevarsi socialmente. In realtà, nulla si dice sulle sue reali attività, società capofila, capitali, reddito… Unico dato certo, una commistione casuale e di diversi anni fa con il signor Ethan Brown, quest’ultimo senza ombra di dubbio ha invece… Leggi il resto »
Tutto giusto ma credo che esista un avvocato Acronzio che stia in contatto con lui e che non ha firmato un accordo quasi fatto perché a Kim mancavano documenti fondamentali per concludere l'”affare”
Non mi sembrano fantascienza queste mie parole. O lo sono secondo lei?
Direttore,
mai detto che trattasi di un fantasma o di un extraterrestre…
Semplicemente, un imprenditore, davvero interessato ad investire in un business completamente nuovo, come il calcio, dovrebbe presentarsi ufficialmente alla città ed ai tifosi, fare un minimo di chiarezza su quanto accaduto, presentare il proprio progetto per sanare il debito e
per le prossime stagioni sportive.
Ad oggi, mi corregga, non mi risulta ciò sia minimamente avvenuto…
Come fantasma mi riferivo all’avvocato Acronzio che risulta essere il legale di Kim Dae Jung. Ma siccome Acronzio non è un fantasma, quello che lei dice non corrisponde alla realtà.
Editore Perotti … l’accordo non è mai esistito … non illudiamoci!
Non c’è mai stata nessuna trattativa
E come lo sa? Quindi l’avvovato Acronzio cos’è? Un fantasma? Un complice? O non so cosa? Dica. Dica.
Editore lei non ha mai parlato con l’avv. Fabrizio Acronzio!
Lei riporta le chiacchiere sentite …
Purtroppo non può fare nulla!
Mi dispiace per noi tifosi e per la città!
Come fa a dire stupidaggini simili
Perotti lei ha parlato con l’avvocato Acronzio? Risponda a questa semplice domanda
Ma come ha fatto ad indovinare che l’avvocato Acronzio fa parte di un romanzo e in effetti non esiste? Mai parlato con lui nè altri molto vicini a lui hanno parlato con me. L’ispettore Roc, quello della brillantina Linetti ai tempi di Carosello, dovrebbe lustrargli le scarpe. Complimenti.
Perotti non vuole capire…. e mi spiace! L’avvocato Acronzio esiste ed è anche un ottimo professionista!
La mia è una critica sul fatto che quanto da lei riportato non è corretto! Il coreano non ha mai manifestato l’interesse all’acquisto della SAMB!
Perseverare è diabolico. Visto che quello che dice lo hanno riportato più altri giornali che noi
Tre domande:
Come può esserci stata una trattativa chiusa al 99.9% senza dati sui bilanci e senza libri contabili?
Cosa serve analizzare quando si cede una società?
Quali sono i parametri per stabilire il valore di mercato della stessa?
Con la differenza che era stato detto che la trattativa era chiusa e mancava solo la firma. L’intoppo della mancanza di bilanci e libri contabili si è saputo dopo. Per la trasparenza come il suo nick name. Chiaro?
Si era trovato l’accordo su un patto di riservatezza per mostrare la documentazione fiscale, accordo poi venuto meno ritenendo non sufficiente a dimostrare un reale interesse ad acquisire la samb da parte del legale di Serafino.
Appunto
C’era l’accordo al patto di riservatezza ma poi non è stato ritenuto sufficiente da Serafino per mostrare i documenti contabili e questo a bloccato tutto.
Complimenti a Flammini e Fazzini per l’articolo. Kim Dae potrebbe scrivere un libro sulla sua vita. A me sembra una persona generosa che vuole aiutare tutti ad avere una possibilità, e si fida di tutti. Ma credo che stavolta una persona ha tradito la sua fiducia e lo abbia fregato.
Una biografia veramente da personaggio Dickensiano! Cosa ne pensano i lettori? Grazie.
Mi pare un racconto fantascientifico degno delle più belle favole a lieto fine ma secondo me dovremmo tornare nella vita reale e cioè che secondo me questo coreano non esiste e che la Samb è vicina al quinto e definitivo fallimento…è inutile continuare a sognare e/o sperare che questo non accada perchè in questo periodo di covid dove le entrate sono pari a zero,chi si sobbarcherebbe tutti i debiti creati per non parlare di tutte le spese correnti che una società di calcio ha?
Il calcio è finito a Sbt.
Nel documento che alleghi, risalente all’aprile 2019 non c’è traccia di kim. Abbiamo però trovato documentazione simile del luglio dello stesso anno, un documento in cui la Beyond meet metteva sul mercato 3milioni di azioni degli stockholders che volevano vendere e infatti kim (denominato dae jung a pagina 139 di questo documento https://investors.beyondmeat.com/static-files/e67bb670-208e-459a-bb98-eec38cd1fc8c) era inserito tra gli azionisti che volevano vendere, senza esercitare opzione di riacquisto dopo l’offerta pubblica, perdendo nel processo 23 mila azioni e ritrovandosi dalle sue originarie 260mila a 237 mila azioni che alla quotazione dell’epoca di Beyond Meat, 235 dollari ad azione, dovrebbero aver fruttato a… Leggi il resto »
???
Io se vivessi sotto un ponte non aspetterei 4 anni per chiamare l’ex socio e farmi dire il valore del mio 10%, credo che la storia sia un po’ romanzata e noi pronti ad abboccare come li buatt
Al di là dell’articolo che ha dei contorni romanzati, è chiaro, Kim non ha aspettato 4 anni a sproposito, ha aspettato meno di tre mesi per incassare le sue azioni visto che la Beyond Meat si è quotata in borsa a Wall Street a maggio del 2019 e lui ha venduto le sue azioni al luglio dello stesso anno. Venderle prima poteva essere un rischio visto che la società era in fase di espansione, ricerca di investitori e, forse, non produceva neppure utili sostanziali
Quindi ha fatto lo sportivo sapendo che c’era la fetta di torta da mangiare prima o poi, un po’ diverso dal francescano che un giorno si ritrova milionario….
Nonostante il fatto che valeva la pena riportare questo articolo perché è l’unica fonte scritta che ci parla di questo personaggio collegato alla Samb, non ci piove che la storia sia romanzata anche perché la fonte di questo articolo non può essere che Kim e quindi alcuni contorni è possibile che siano stati edulcorati da lui stesso mentre parlava col giornalista: magari non era in uno stato di indigenza tale che non aveva da vivere in quegli anni e magari non è detto che il primo contatto col vecchio socio sia arrivato nel 2019, potrebbe essere arrivato prima e magari… Leggi il resto »
È vero. Come dice l’articolo, manca un anello…
Quello che abbiamo al naso noi quando ci fidiamo di certi personaggi!
Fregare un orientale è molto difficile perché sono molto pragmatici, sono cacasotto e non rischiano su una cosa quanto gli occidentali e non si fidano certo di una persona dopo due volte che ci ha parlato. Spero tanto di sbagliare ma la situazione mi sembra più quella in cui i due giocano al poliziotto buono e poliziotto cattivo..
Ringrazio tutti gli intervenuti, che ci aiutano a capire ancora meglio e con più dettagli la situazione. Il “focus” tuttavia restano le domande inevase. Poiché da almeno 3 settimane ho richiesto una intervista – anzi, di recente ho chiesto alla famiglia Rico e al segretario di Dae Jung e all’avvocato Acronzio una conferenza stampa in videocollegamento – e questa non viene concessa, non sono in grado di esprimere giudizi certi sui rapporti tra Serafino e Dae Jung. Non esiste che un co-proprietario di un club sull’orlo del fallimento si rifiuti di metterci la faccia e spiegare il proprio punto di… Leggi il resto »
Ringrazio voi giornalisti che vi adoperate per far capire qualcosa a noi tifosi, io chiedo una cosa e chiudo: È stato chiesto al commercialista se sono state pagate le rate del debito con l’agenzia delle entrate dall’anno scorso a oggi? Grazie ancora
Non credo che saremmo esauditi. Fa parte dei bilanci ancora chiusi sottochiave dai diretti responsabili. Se un bel dì si conosceranno.
Magari sì. Aspettare la fine del film, specialmente di un film giallo, è sempre la cosa migliore.
Un personaggio che è un mix tra Forrest Gump, il Grande Gatsby, I Miserabili ed altri ancora. Se vendesse la sua autobiografia magari a Steven Spielberg, sai quanti bei soldoni potrebbe ancora fare costui!
Resta il fatto che chi è stato a San Benedetto lo scorso autunno a controllare le cose (lo capiamo adesso) e poi mollare (pare) è stato Rico, non Kim. Penso sia Rico la chiave per comprendere il tutto.
Il ruolo dei Rico è a dir poco, almeno per noi, incomprensibile.
Ammesso che siano amici/soci/consiglieri di Dae-Jung, sono venuti fisicamente in Italia ed hanno avuto modo di verificare le spese portate avanti da Serafino.
Assurdo il loro volersi presentare come immobiliaristi internazionali, ruolo prontamente smentito con tanto di nota di un legale, ma incredibile che non abbiano relazionato Dae-Jung su quanto stava accadendo.
E ci andrebbe quindi spiegato perché questi non è minimamente intervenuto mesi fa…
Penso che questa favola non sarà a lieto fine per la Samb, ma di certo bisognava fare un minimo di ricerca prima, anche con una visura alla cciaa si vedeva che la sudaires aveva 10.000€ di capitale e che Serafino non era proprietario neanche di un garage….comunque anche al Bangor City non vedono una sterlina da 7mesi e campano col sussidio Covid del governo
“comunque anche al Bangor City non vedono una sterlina da 7 mesi e campano col sussidio Covid del governo”:per il sussidio c’è certezza, per sterline da sette mesi ancora no.
Ricapitolando noi abbiamo due soci, uno che firma soltanto e uno che ha fatto soldi vendendo azioni della sua ditta appena possibile agli acquirenti, visto che il prezzo è attualmente dimezzato. Poi il super mega tavolo messo su da Superman Piunti non ha chiesto nemmeno se erano state pagate le rate dei buffi. Non ho nient’altro da aggiungere.
Dubito che il 10% che il signore aveva in beyond metà sia rimasto tale, queste società per arrivare a quotarsi in borsa e capitalizzarsi diluiscono le azioni…
Come scritto tra parentesi, non aveva il 10% delle azioni. Sicuramente oggi non risulta avere le azioni del luglio 2019, quindi dovrebbe averle vendute (buon per lui). Peccato che non voglia essere intervistato…