MONTEPRANDONE – La primavera ha fatto la sua comparsa nel Piceno ma, come lo scorso anno, è caratterizzata dall’emergenza Coronavirus presente sul territorio e non solo.

Prima della pandemia in questo periodo erano in programma molti eventi culturali, musicali e artistici. Pesa come un macigno l’assenza di spettacoli in provincia ma in pratica in tutta Italia.

Concerti, spettacoli teatrali, rappresentazioni al chiuso e all’aperto di vario genere. Quanta nostalgia.

L’estate 2021 sarà, con molta probabilità, come quella del 2020. Eventi contingentati, a numero chiuso e in pieno rispetto delle norme anti-Covid.

Non sarà la stessa cosa ma non è neanche poco. Auspicando, ovviamente, tempi migliori.

Questo, come noto da tempo, è un periodo non facile per chi lavora nel mondo dello spettacolo e nell’organizzazioni di eventi. Una delle categorie, sicuramente, più penalizzate dall’emergenza Coronavirus.

Riviera Oggi ha voluto fare il punto della situazione, attuale, con un personaggio molto conosciuto nel Piceno. Abbiamo video-intervistato Massimo Croci dell’agenzia Seventeen nonché fondatore del famoso 17 Festival.

Di seguito il resoconto scritto della nostra piacevole chiacchierata, visibile nel video in primo piano.

Siamo a Centobuchi, in piazza dell’Unità, una delle location più importanti del Piceno, ‘teatro’ nel recente passato di vari eventi culturali e musicali. Caro Massimo, un tuo parere sulla situazione attuale del mondo nostrano dello spettacolo alle prese con l’emergenza Coronavirus.

“Cosa dire, dopo un anno che siamo fermi la situazione al momento non tende a migliorare. Aspettiamo che la vaccinazione di massa faccia il suo effetto e che i contagi diminuiscano per poi cominciare a programmare la parte estiva e in futuro quella autunnale e invernale. Siamo fermi ma non abbiamo mai smesso di pensare alla progettazione, parlo chiaramente per me, di idee e tavoli di lavoro con altre agenzie e colleghi. Aspettiamo tempi migliori”.

Ristori e misure di sostegno, come stanno messe le associazioni del territorio con gli strumenti messi a disposizione dal Governo?

“Parlando come membro dell’agenzia Seventeen devo dire un grosso grazie all’Assoartisti di San Benedetto nella figura di Elio Giobbi che partecipa a tutti i tavoli di lavoro nazionali. Qualcosina in base ai fatturati sta arrivando dalle misure di sostegno però non è sufficiente. Personalmente preferisco lavorare invece di ricevere un sussidio. Ovviamente il problema più grande riguarda gli altri componenti del mondo dello spettacolo. Parlo di chi si occupa del facchinaggio o di audio, luci, preparazioni dei palchi, sicurezza e altri. Loro sono, sicuramente, i più penalizzati da questa situazione. Noi tutti speriamo di ripartire il più presto possibile e di tornare alla normalità, coscienti che ci vorrà del tempo”.

Siamo in primavera e ci avviciniamo all’estate. Quali sono le aspettative per i futuri eventi nella stagione estiva 2021, c’è già qualcosa in programma nel territorio?

“Lo scorso anno abbiamo comunque realizzato il 17 Festival a Ripatransone per dare un segnale e far vedere che possiamo lavorare rispettando le norme anti-Covid. Noi, intenso come agenzia Seventeen, stiamo riprogrammando alcune iniziative e siamo in contatto con diversi artisti fra cui alcuni protagonisti nel recente Festival di Sanremo. C’è una grossa aspettativa per quest’estate. Ci vorrà del tempo per rifare i concerti in vecchio stile, prima della pandemia, ma si possono comunque realizzare eventi musicali rispettando il distanziamento sociale e utilizzando i dispositivi di protezione. Non sarà la stessa cosa ma è meglio di niente. Per quanto riguarda le nuove idee, abbiamo in mente un progetto in programma da un anno ovvero il Teatro della Stoppia. Nei prossimi giorni incontreremo enti con cui collaborare alla realizzazione e vedremo cosa si potrà fare. Per ora non posso anticipare altro, l’idea c’è e vogliamo metterla in atto”.

Ci auguriamo, per il futuro più imminente possibile, tempi migliori per il mondo dello spettacolo. Il Piceno, ma ovviamente tutta l’Italia intera, ha urgente bisogno di tornare a respirare aria di cultura e musica.

“Esatto, specialmente per i più piccoli. I giovani stanno affrontando coraggiosamente la Didattica a distanza ma è giusto che tornino presto ad imparare insegnamenti utili per il loro futuro in presenza e che tornino a riassaporare, in piena sicurezza, feste ed eventi che arricchiscono mente, spirito e corpo. I ragazzi sono parte integrante e importante dei miei progetti”.