ALBA ADRIATICA – “È entrato alla frontiera un 33enne, albanese, già domiciliato a Grottammare, con il cognome acquisito della moglie ma, sul suo conto pendeva una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nell’ottobre del 2018 dal Gip del Tribunale di L’Aquila, per essersi sottratto al ripristino della custodia cautelare a seguito di reiterate violazioni per il reato di evasione dagli arresti domiciliari accertate dai militari dell’Arma di Grottammare”.

Così, in un comunicato stampa diffuso il 9 marzo, la Compagnia dei Carabinieri di Alba Adriatica: “L’uomo, che nel 2018 era entrato in un’indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Teramo che aveva disarticolato un’organizzazione composta da una decina di accoliti, era stato colpito dal provvedimento cautelare emesso dal medesimo Gip su richiesta della Dda di quel capoluogo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e successivamente era stato ammesso a beneficiare degli arresti domiciliari”.

“Al suo rientro in Italia, consigliato dal proprio legale, si è costituito in caserma ad Alba Adriatica e dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Civitavecchia” concludono dall’Arma abruzzese.