TERAMO – “La sirena dei mari freddi”, romanzo dell’autore teramano Roberto Michilli, pubblicato dalla casa editrice abruzzese Di Felice Edizioni, è stato proposto alla settantacinquesima edizione del Premio Strega.

Roberto Michilli è nato a Campli nel 1949 e vive a Teramo. Ha pubblicato raccolte di poesia come “Aprire un giorno” (1996), “Attraverso la vita” (con una prefazione di Giuseppe Pontiggia, 2001), “Nuovi versi” (2004), i romanzi “Desideri” (2005), “Fate il vostro gioco” (2008), “La più bella del reame” (2011), “Il sogno di ogni uomo” (2013), “L’attesa della felicità” (2018), il libro intervista “La chiarezza enigmatica-Conversazione su Giuseppe Pontiggia” (con Simone Gambacorta, 2009). Nel 2014 ha tradotto dal russo una raccolta di quaranta poesie di Michail Lermontov, che ha ricevuto la Menzione d’Onore all’VIII edizione del premio letterario internazionale “Russia-Italia. Attraverso i secoli”; nel 2015 ha scritto la biografia di Lermontov “Il prigioniero. La vita, il tempo e le opere di Michail Jur’evič Lermontov”, la prima pubblicata in Italia. Oltre ad autori russi come Lermontov, Puškin, Tjutčev, Baratynskij, Achmatova, Mandelštam, Pasternak, Roberto Michilli ha tradotto poesia anche dal francese, dall’inglese e dal tedesco. Dal 2006 è nella giuria del premio Teramo e dal 2007 al 2012 ha curato la rassegna internazionale “Perché i poeti…”, inserita nel progetto culturale “Teramo città aperta al mondo”. Dal 2010 ha il blog larmegliamori.wordpress.com.

Soddisfazione e gioia quelle espresse dell’editrice, Valeria Di Felice: “Ogni libro di Roberto Michilli, come narratore e anche come traduttore e saggista, è sempre stato per me una iniezione di fiducia: verso la parola, la qualità, il rispetto del lettore. E ora che con “La sirena dei mari freddi” Michilli è stato proposto allo Strega, non posso che provare una doppia soddisfazione: per il valore del romanzo e per una sorta di riscatto di tutti quegli autori che, come lui, non hanno mai tradito l’autenticità del loro mondo letterario”.

A proporre la candidatura del romanzo di Michilli al Comitato direttivo del premio Strega è stata Francesca Pansa, con la seguente motivazione: “La sirena dei mari freddi” (Di Felice Edizioni) si impone alla lettura per la sapiente costruzione narrativa che mostra in Roberto Michilli uno scrittore di storie e di atmosfere, ben rodato anche dalla rigorosa carriera di traduttore di classici, da Lermontov a Flaubert, Mallarmé, Verlaine, Byron, Keats, Goethe, Heine.

La storia è quella dell’incontro tra una giovane donna ferita dall’esistenza e sprofondata nella depressione e un anziano professore, carismatico accademico un po’ misterioso, che le offre un decisivo appoggio materiale e affettivo. L’atmosfera è quella di un racconto dalla forte coloritura psicologica, con nuove comparse a infittire la scena, qualche rivelazione, qualche sorpresa e uno strategico flashback che portano alle pagine finali. Michilli regge bene i fili della narrazione nei tempi e modi giusti, come aveva già dimostrato nel suo precedente “Atlante con figure”, che il Premio Strega Tiziano Scarpa aveva definito un libro che fa onore alla nostra lingua e alla letteratura di questi anni”.