Presidente docet. Finalmente il presidente Serafino ha deciso di dire la sua sulle polemiche innescate “da qualcuno che non vuole il bene della Samb“; lo ha detto in video e non con un semplice comunicato stampa scritto che a volte può essere una scappatoia.

Non ho obiezioni da fargli, visto che non ha parlato soltanto di aspetti positivi ma anche di potenziali negatività, cosa che gli fa onore. La mia interpretazione e questa: se son rose fioriranno, se son spine saranno ‘pungicatine’ che saranno ‘saturate’ facilmente (“Abbiamo le carte in regola”) e nel miglior modo possibile. Perché pensarla diversamente alla luce di spese che non possono essere smentite (Stadio, Sambello di Monsampolo, acquisti di valore eccetera)?

Insomma “nessun pericolo che il mio bel progetto possa fermarsi e far tornare la Samb ai tanti incubi più o meno remoti”. E questo è quello che conta, tutto il resto è fumo e, peggio ancora, se provocato in mala fede, spero di no. Lo dicono al momento i numeri e i fatti. “Non mi tiro mai indietro”, la sua frase più bella.

E ri-aggiungo come un martellonei fallimenti pre Fedeli e Serafino, tutto avveniva senza che gli stessi organi di informazione (oggi così ‘premurosi’) lanciassero allarmi; allora sì che erano documentati i debiti e tanto altro. Come dire: perché prevenire, il malato è (era) grave, stiamo zitti e lasciamolo morire. Tanto fu. Soltanto questa testata non voleva la sua fine e si ribellava con fatti e parole ampiamente dimostrabili”

L’altra cosa interessante è che Serafino ha parlato di futuro, di un futuro nel quale gli investimenti saranno suffragati da un settore giovanile totalmente ristrutturato, grazie al quale la Samb ha fatto bella figura per 21 anni nella serie cadetta. “Stiamo già programmando per fare ancora di più e meglio, sin dal prossimo anno

Dulcis in fundo la parola stipendi. Serafino non si è nascosto e, come dicevo sopra, se ci sarà un ‘pungicatina’, la valuteremo ma sarebbe grave se in città ci fossero persone che vorrebbero farla diventare una piaga, per motivi finora nascosti ma… mica tanto.

L’Associazione Italiani Calciatori (AIC) ha confermato che nessuna richiesta da parte di giocatori della Samb è giunta nei loro uffici.