SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il pareggio di Perugia era insperato e perciò preziosissimo. Ed è arrivato con una condotta di gioco ben diversa da quelle delle precedenti partite, ovvero una difesa rafforzata dall’apporto dei centrocampisti, con una linea difensiva che da quattro diventava a sei, con Liporace e Fazzi che retrocedevano a dar manforte ad Enrici e Fazzi, e i due mediani Rossi e Angiulli schiacciati a supporto di Cristini e Di Pasquale.

Insomma, massima umiltà e davvero in campo quello spirito da formazione che deve salvarsi, a cui aveva accennato mister Montero in precedenza, e che spesso, negli ultimi due anni, si è invece visto a discapito della Samb sempre alla ricerca del gioco offensivo, con alterne fortune.

Il punto è un toccasana anche se i risultati concomitanti portano la Samb in decima posizione, a pari punti (39) con il Matelica, con il Mantova ad un punto, la Fermana non molto distante e alcune formazioni come Cesena (42, ma tre partite da recuperare) e Feralpisalò (42, una gara in meno) che potrebbero distaccarsi ulteriormente.

Insomma i play off sono ancora alla portata ma conquistarli in una posizione di prestigio (quinto o sesto posto) rischia di essere una impresa (quinto) o comunque un compito tutt’altro che facile (sesto).

La gara contro l’Arezzo, ultimo in classifica ma con una formazione sulla carta tutt’altro che ultima, non sarà per nulla facile, e occorrerà valutare se si potrà tra l’altro giocare allo stesso modo con cui ci si è schierati a Perugia. Quello che non sembra in discussione, al momento, è l’undici titolare del Curi, che difficilmente sarà cambiato se non ci saranno problemi fisici.