SAN BENEDETTO – Ho assistito poco fa alla conferenza tenuta su zoom dal gruppo denominato Gruppo Civico Popolare che ha come portavoce Domenico Pellei. Questo il sunto del suo intervento iniziale: “Ci cercano in molti, valuteremo con calma cosa fare per il bene della città”

Come sempre tante le cose interessanti dette da chi vorrebbe partecipare al miglioramento della città di San Benedetto del Tronto. Una città, a detta mia ma anche a detta loro, che nell’ultimo ventennio è stata abbandonata al suo destino.

Entrando nel merito si è parlato di riqualificazioni, quindi della Sentina, della zona ex galoppatoio, della pista ciclabile Sbt-Ap quasi abbandonata, di parcheggi intelligenti, di illuminazione a led per tutto il territorio comunale, di come andrebbe eliminata la movida molesta, di capannoni per il carnevale e di tante altre belle cose.

Sollecitato, ho detto alcune cose molto semplici: a me, e credo anche ai cittadini sambenedettesi, sta bene tutto ma quello che dite (o meglio quello che diranno i sindaci in campagna elettorale) va realizzato in tempi ben definiti, con priorità ben definite, con costi accessibili visti i conti, che un candidato sindaco deve sapere altrimenti già non sarebbe un buon candidato.

Mi hanno colpito in modo particolare le parole di Fabrizio Capriotti che ha elencato cose semplici da realizzare a costi accessibili e in tempi accettabili. Bene.

Mi hanno invece sorpreso le parole di Eldo Fanini che ha parlato dei famosi 100 giorni dopo l’insediamento per verificare le promesse fatte. Detto da un neofita della politica sarebbero state parole accettabili, detto da chi è stato addirittura vice sindaco proprio no.

Anche perché ha aggiunto che quello dei 100 giorni (rispondendo a me) è una cosa normale nelle amministrazioni comunali. Come se già in passato e nell’amministrazione Gaspari (lui era il vice) i programmi e i tempi fossero stati rispettati. Assolutamente no, posso garantirglielo io e tutti i cittadini sambenedettesi. Avrei voluto dirglielo in diretta ma non ho fatto in tempo.

Comunque ripartire da zero e, per quel che ci riguarda, certificare con tanto di firma promesse e tempi di realizzazione, è sempre possibile e Riviera Oggi lo chiederà sin dalla prossima campagna elettorale.

Mi ha anche incuriosito la volontà di Fanini al riguardo dell’adesione al gruppo politico denominato Libera. In sintesi ha detto “Si potrebbe fare perché la città vuole un governo cittadino con forze di diversa natura e pensiero”. Io non sono certo che è così.

Comunque è vero ” l’unione fa la forza” ma conta anche molto sapere di che forza si tratta e cioè, se costituita da neofiti della politica con curriculum che contano, o da carte conosciute che non hanno già dato un concreto contribuito alla causa cittadina, sia dai banchi dell’opposizione che da quelli del ‘comando’.