PORTO SANT’ELPIDIO – “La scorsa notte un giovane è riuscito ad entrare in un locale pubblico di somministrazione di alimenti e bevande nei pressi della Statale 16 nel comune di Porto Sant’Elpidio. Il sistema di sicurezza antiintrusione del locale ha allertato il proprietario che si è immediatamente recato sul posto incrociando all’interno il giovane che si stava allontanando e che, salito in sella ad uno scooter guidato da un complice coetaneo, si è allontanato celermente dal luogo del delitto”.

Così dalla Questura  di Fermo in un comunicato stampa diffuso il 23 febbraio:Acquisite le informazioni sulle caratteristiche fisiche e sull’abbigliamento indossato dai due giovani, gli operatori della Volante si sono messi alla ricerca dei fuggitivi, concentrando l’attenzione su due ragazzi conosciuti dai poliziotti quali autori di altri furti commessi in passato. Quale prima conferma dei sospetti, le immagini della videosorveglianza esaminate dagli operatori e dalla Polizia Scientifica che hanno reso importanti elementi per la identificazione dei responsabili del furto, tra i quali l’abbigliamento indossato, ed alcune tracce lasciate sulla scena del crimine, analizzate dai tecnici della Scientifica, che hanno consentito di ricondurre frammenti di impronte ad uno dei due ricercati che agiscono solitamente in coppia”.

“Immediatamente è partita la ricerca dei due soggetti, battendo a tappeto ogni via di Porto Sant’Elpidio ed ogni luogo nel quale erano stati visti nel corso dei continui servizi di controllo del territorio svolti, anche in quel Comune, dalla Polizia di Stato – si legge nella nota stampa – Infatti, nel corso della mattina i due giovani sono stati rintracciati e già alle prime domande in merito al furto hanno dimostrato notevole nervosismo provando a fornire risposte elusive”.

Dalla Questura dichiarano: “In considerazione degli elementi acquisiti a loro carico quali autore e complice del furto aggravato, sono stati accompagnati in Questura. Vistisi scoperti, i due hanno dovuto ammettere la propria responsabilità, confessando ai poliziotti aver commesso il reato, per il quale sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria”.