GROTTAMMARE – Condivisione di buone pratiche per ampliare i confini conoscitivi e accrescere valore e visibilità ai progetti locali: questa la ragione  dell’adesione della città di Grottammare all’associazione “Rete dei Comuni sostenibili”, deliberata recentemente dalla Giunta comunale. 

La Rete dei Comuni Sostenibili è una realtà promossa da Autonomie Locali Italiane che unisce amministrazioni locali impegnate sui temi della sostenibilità e mette a disposizione degli aderenti opportunità, relazioni e strumenti creando  un circolo virtuoso del “sapere” a vantaggio di tutti. 

L‘adesione prevede il versamento di una quota associativa annuale di 3 mila euro e la condivisione dei contenuti dello Statuto dell’ associazione, composto da 31 articoli.

“Da anni – dichiarazione il sindaco Enrico Piergallini e l’assessore alla Sostenibilità, Alessandra Biocca  – la sostenibilità è uno dei fari che l’Amministrazione comunale di Grottammare ha seguito  anche nei momenti più complessi e bui, quando si è trattato di  fare scelte difficili  ma fondamentali per il futuro. Non a caso, un assessorato è dedicato specificatamente  a questo. Non potevamo dunque non aderire alla Rete delle Città Sostenibili promossa da Autonomie locali italiane. Si badi bene: non è soltanto una scelta di valori è anche una scelta organizzativa strategica. La Rete, infatti, fornirà servizi di formazione del personale comunale e supporto amministrativo agli uffici tecnici per i progetti dedicati all’efficientamento energetico e alla tutela ambientale. Sono questi gli assi che saranno finanziati dai fondi del Recovery Fund. Per poterli intercettare, dunque, sarà necessario rafforzare i nostri uffici, che potranno avvalersi  delle competenze messe in campo dalla rete grazie a questa adesione”.

A disposizione dei Comuni che ne fanno parte, infatti, sono riservate attività e professionalità extra a quelle interne dell’ente. In particolare:

– l’elaborazione e la gestione di indicatori quantitativi e qualitativi di livello comunale;

– la condivisione di buone pratiche;

– la possibilità di relazionarsi e di collaborare con altri enti locali aderenti;

– gli strumenti comunicativi utili ad accrescere la visibilità dei progetti locali realizzati e quindi la consapevolezza tra i cittadini dell’importanza delle politiche per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica;

– la redazione di una relazione annuale da utilizzare come base conoscitiva per gli strumenti di programmazione comunale.

– la partecipazione a bandi regionali, nazionali o comunitari, con l’affiancamento di esperti qualificati, per progetti inerenti alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica;

– la redazione dei “Piani di azione per il Comune sostenibile” e di altri strumenti di pianificazione;

– l’aggiornamento professionale dei dipendenti, tramite corsi di formazione in presenza e online;

– l’implementazione di strumenti innovativi.