SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A Modena per riscattare un periodo difficile, anche se, dice Paolo Montero, “io alla fortuna ci credo, anche se so che spesso la fortuna va a chi se la sa cercare”. E a guardare gli ultimi episodi che si ripetono a senso unico contro i rossoblu (arbitri o clamorosi errori del portiere), la Samb non se l’è cercata.

Anche se l’allenatore uruguaiano ribadisce di credere in questa squadra e nelle qualità mostrate nella sfida, pur perdente, contro l’Imolese: “Abbiamo creato almeno 8 palle gol, loro sono andati in gol praticamente su nostri passaggi o quasi. Non ricordo tante occasioni create anche nella fase iniziale del campionato, è stata una delle migliori Samb in assoluto, infatti voi giornalisti mi chiedevate perché non riuscivamo più a giocare come all’inizio dell’anno precedente”.

Montero appare però determinato: “Io non sono venuto qui per passeggiare sul lungomare, dove tra l’altro non vado, né per soldi. Io sono qui per la gloria, come ho sempre fatto anche da calciatore. Questo ci tengo che i tifosi lo sappiano. Altrimenti sarei rimasto in Uruguay. Poi le critiche ci possono sempre stare, questa è una città che vive di calcio e il risultato della domenica si sente nell’umore per tutta la settimana. Non ho i social ma bisogna accettare la critica. Ho parlato col portiere Nobile, perché il nostro problema non è nel gioco ma nella testa. Per lui ci pensa Stefano Visi, che gli fa capire cosa è la Sambenedettese e come i tifosi vivono questa maglia. D’Ambrosio non gli posso imputare niente in particolare, con me ha sbagliato soltanto a Carpi, alla prima giornata”.

“Non so se i cambi di allenatore e dirigenti possano influenzare i calciatori, so che i punti perse con le squadre in fondo alla classifica sono i più pesanti, quando ero alla Juve sapevamo che per vincere lo scudetto si poteva perdere qualche punto con Milan e Inter, ma non con gli altri. Certi errori non ce li possiamo più permettere, nel girone di ritorno le squadre non perdonano” afferma.

Riguardo i cambi contro l’Imolese: “Ho aspettato ad inserire Chacon perché nell’intervallo, col mio staff, ero sicuro che avremmo ripreso la partita, e ho visto una squadra che giocava bene. L’ho fatto entrare quando il ritmo è un po’ sceso. Contro il Modena sarà una partita difficile, la classifica è diventata corta ma sappiamo anche che se facciamo risultato il campionato può prendere un’altra rotta”.

Fazzi può giocare anche a sinistra, ma in caso di emergenza, preferisco far giocare i calciatori nel proprio ruolo. Mentre Botta in Argentina ha quasi sempre giocato come esterno destro, come contro l’Imolese, è un ruolo che ama. Ha iniziato molto bene, poi è un giocatore molto appassionato, ma non era nervoso: si innervosisce magari quando prende calci e non vengono fischiati, come a Modena” aggiunge Montero. Il quale non crede che la giovane età dei calciatori dell’Imolese abbia influenzato la gara (“Fino al 90′ li abbiamo chiusi nella loro area di rigore”), e riguardo il mancato ingresso del quinto cambio ammette: “Sì, si poteva fare anche il quinto cambio ma in quel momento eravamo un po’ squilibrati in attacco”.