FERMO – “Soprattutto nel pomeriggio, sono proseguiti ieri i mirati controlli di sicurezza disposti dal Questore sul litorale fermano. Lido Tre Archi, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio sono stati battuti a tappeto dagli equipaggi della Questura, da quattro pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine e dall’unità cinofila della Guardia di Finanza. Anche le Volanti della Polizia hanno preso parte al dispositivo che si è sviluppato con posti di controllo e verifiche dinamiche che hanno portato la Polizia di Stato ad identificare, nella sola giornata di ieri, 240 persone e sottoporre a controllo 170 veicoli”.

Si apre così la nota stampa della Questura di Fermo diffusa il 18 febbraio:I servizi straordinari sono stati indirizzati alla prevenzione e repressione dei reati ed al controllo del rispetto delle misure a contrasto della pandemia. Sotto quest’ultimo aspetto sono state 5 le sanzioni contestate, due delle quali per la violazione del divieto di spostamento dalla provincia di Ancona senza giustificato motivo mentre le altre per il mancato utilizzo o la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale. A Lido Tre Archi oltre all’identificazione di numerose persone, la Polizia di Stato ha effettuato controlli negli esercizi pubblici e nelle aree dove era possibile l’assembramento spontaneo di cittadini. Presso alcune abitazioni sono stati effettuati controlli di sicurezza l’esito dei quali è al vaglio degli operatori della Questura”.

Nel comunicato si legge: “A Porto sant’Elpidio, verifiche presso la stazione ferroviaria, segnalata più volte per assembramenti spontanei di giovani e recentemente teatro di una rapina ai danni di una ragazza, e presso alcuni bar. Analogamente, a Porto San Giorgio, accertamenti ed identificazioni presso la stazione ferroviaria ed al suo interno, identificando alcuni giovani in gruppo, e successivamente presso le fermate degli autobus di linea”.

“Tra i soggetti controllati, due trentenni albanesi, irregolari sul territorio nazionale, che sono stati accompagnati dalla Volante in Questura e sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione. Ai due clandestini, in possesso comunque di validi documenti di identità, sono stati notificati il decreto di espulsione del Prefetto e l’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale e sono stati sottoposti alla misura alternativa al trattenimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, misura che dispone l’obbligo di firma giornaliero presso la Questura fino alla loro partenza volontaria dall’Italia” concludono i funzionari.