
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una notizia dall’edizione odierna de “Il Sole24Ore”: San Benedetto si colloca ai vertici nazionali nei centri abitanti compresi tra 35 mila e 65 mila abitanti per saldo migratorio, ovvero la differenza tra persone che sono andate via e persone che hanno scelto di prendere la residenza in Riviera.
San Benedetto si piazza al sesto posto in Italia nella fascia 35-65 mila abitanti. Questo saldo è positivo per 459 unità. In pratica, in un anno la popolazione sambenedettese è aumentata di quasi l’1%. Nella fascia primo posto per Padernò Dugnano (MI), secondo per Segrate (MI), terzo Imperia.
Il sindaco, Pasqualino Piunti, ha commentato con soddisfazione il pezzo del noto giornale nazionale: “Un risultato che ci è stato riconosciuto ufficialmente con una lettera di encomio del Prefetto”.
Il Primo Cittadino, come spesso è accaduto e con la solita furbizia, si prende anche i meriti che non ha. Perché la crescita demografica, lo capirebbe anche un bambino, è dovuta ai tanti terremotati che qui si sono trasferiti in quel brutto periodo. Mentre, al contrario ci sono tanti sambenedettesi che vivono quartiere Ascolani di Grottammare che, nonostante si ritengano penalizzati dalla giunta Piergallini, preferiscono rimanerci per non cadere… dalla padella alla brace.
Pesaro risulta al primo posto in Italia nella fascia di oltre 65 mila abitanti, + 2059 unità nonostante l’emergenza Coronavirus.
Soddisfazione anche per Martinsicuro che rientra nella Top Ten della fascia da 15 mila a 35 mila abitanti in decima posizione con 183 unità in più.
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È possibile sapere a quale anno si fa riferimento? Se il calcolo è riferito al 2020 mi risulterebbe difficile pensare che sia il terremoto la causa di tale migrazione, potrebbe esserlo per qualche unità ma non per le oltre 400. Il grosso della “migrazione” è avvenuto nei mesi successivi al tragico evento,
Dopo che le persone negli alberghi hanno deciso, dopo un periodo di riflessione, di restare vicino alle macerie o di trasferirsi.
Prima di tutto “la gente” come scrive lei, è andata via dagli alberghi due anni fa, non due mesi fa, quindi mi sembra altamente improbabile che quella “gente” per decidere dove vivere ci abbia pensato due anni! Secondo, non ha risposto alla domanda posta. La rifaccio: i dati reali di questa indagine quali sono? Esiste uno studio specifico su chi sono questi 450 nuovi cittadini, oppure lei ha deciso che sono ex terremotati? Caro direttore le dovrebbe conoscere le regole del giornalismo, lo dovrebbe sapere che vanno pubblicati i dati, le fonti e le specifiche di un’indagine, altrimenti si rischia… Leggi il resto »
Mi dimostri che non è come ho scritto. Si informi in Comune
Fantastico, lei scrive un articolo senza lo staccio di un dato e chiede a me di portare dati? Incredibile, è come se ad un CEO il consiglio di amministrazione chiedesse il bilancio, anche provvisorio, e lo stesso CEO risponda con: informatevi da soli! Se fa un articolo dovrebbe dare dati, non sue idee, altrimenti dovrebbe fare il commentatore e non il giornalista. Comunque mi informerò bene in comune, poi le rispondo con dati. Buona serata
I dati sono semplici, basta andare nell’ufficio anagrafe del Comune e contraddirmi oppure viene in redazione e glielo dimostri io. Al limite deve essere il sindaco a smentire se può. Ma a lui, come spesso accade, piace prendere meriti (che magari non ha) avallati da giornali amici. La verità è un’altra cosa.
Non discuto se il Sindaco si prende meriti o meno, se prende meriti su una cosa inesistente fa una figura, come dire di Melma… Io discuto Lei che nel suo articolo, che senza citare nessun dato, da per scontato che sono tutti terremotati, mi sembra molto superficiale. Per la cronaca ho chiesto visione di tali dati, appena li avrò le dirò…
Li aspetto
Magari con il suo nome e cognome. Non credo che si vergogni di farsi indentificare.
Identificare? Siamo già giunti allo stato di polizia sovietico?
È quello che vuole lei, se non sbaglio.
direttore, probabilmente ha ragione, ma sta a lei portare i riferimenti, le statistiche, i dati, la fonte, non al lettore dimostrare che lei ha torto.
La fonte? I dati comunali.