FERMO – “Nel pomeriggio di ieri, 12 febbraio, sono proseguiti i controlli di sicurezza della Questura di Fermo a Porto Sant’Elpidio e nel quartiere di Lido Tre Archi. In campo, anche questa volta, gli operatori della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica, il personale del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e l’unità cinofila della Guardia di Finanza”.

Così la Questura di Fermo in un comunicato stampa diffuso il 13 febbraio:Controlli che hanno avuto quali costanti obbiettivi la prevenzione dei reati, il controllo del rispetto delle disposizioni per il contrasto alla pandemia e la verifica delle segnalazioni pervenute dai cittadini relative a possibili occupazioni abusive di appartamenti ad uso turistico. Sotto quest’ultimo aspetto sono state sottoposte ad accertamento due abitazioni segnalate, riscontrando che gli accessi alle stesse non risultavano forzati; per una di queste, nella quale i vicini avevano visto una luce accesa che filtrava dai serramenti, si è reso necessario intervenire con l’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco per controllare lo stato degli accessi da un balcone. Con la collaborazione dell’Amministratore del condominio, si è rilevato che non era oggetto di occupazione abusiva ma che il proprietario aveva dimenticato, dalla fine dell’anno, la luce accesa all’interno dell’alloggio“.

“I controlli nei due comuni hanno portato all’identificazione di più di 70 persone ed alla verifica di 60 veicoli, che portano a più di 200 il totale delle persone identificate dalla Polizia di Stato nella sola giornata di ieri e a 150 le autovetture verificate – si legge nella nota stampa –  Nelle strette maglie della rete dei controlli della Squadra Mobile è caduto un giovane, quasi trentenne, rintracciato in prossimità di Lido Tre Archi. Il soggetto, a seguito della identificazione, è risultato destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura del Tribunale di Macerata per scontare una reclusione di quasi 4 anni e mezzo per numerosi reati contro il patrimonio commessi sul litorale di quella provincia. Il giovane, dopo gli adempimenti previsti, è stato accompagnato presso la locale Casa di reclusione“.

Dalla Questura aggiungono: “Analoga sorte per un quarantenne originario dell’est Europa ma residente nel fermano, nei confronti del quale è stata accertata l’esistenza di un ordine di carcerazione, emesso dall’Autorità Giudiziaria di Fermo, per la pena di 2 anni a seguito del passaggio in giudicato di sentenze che lo hanno riconosciuto responsabile di furti in abitazione commessi, alcuni anni fa, nel Fermano. Anche per lui si sono aperte le porte del carcere”.

“A loro si aggiunge un altro trentenne italiano, rintracciato e accompagnato in carcere ieri mattina dalla Squadra Mobile, a carico del quale vi era un provvedimento per la carcerazione per scontare la pena di più di 1 anno e mezzo per furti e rapine commessi pochi anni fa nel fermano – concludono dalla Questura –  Controlli costanti, senza sosta e risultati conseguiti nel nostro territorio, attività di prevenzione e repressione quotidiana che proseguirà con mirati servizi anche nei prossimi giorni per il contrasto alla criminalità e per la sicurezza di tutti i cittadini”.