
Mario Draghi per affrontare una drammatica crisi di governo. Il presidente della Repubblica ha convocato l’ex presidente della Bce per domani alle 12 al Quirinale dopo aver richiamato tutte le forze politiche alla responsabilità, chiedendo di sostenere un governo di unità nazionale.
L’alternativa sarebbero solo elezioni anticipate, lasciando tuttavia il Paese per un lungo periodo nell’incertezza, ha detto il capo dello Stato.
Il presidente della Repubblica dopo aver registrato il fallimento del mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico ha osservato che a questo punto esistono due vie: quella di un incarico o del voto.
Ma ha anche osservato che la crisi sanitaria ed economica “richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo“.. “Dallo scoglimento delle Camere del 2013 – ha osservato – sono trascorsi 4 mesi” per un governo, nel 2018 “5 mesi“. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente. Per questo conto di conferire al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”, un incarico “ad alto profilo”, ha osservato il capo dello Stato.
Mattarella ha invitato tutte le forze politiche ad appoggiare Mario Draghi e, seppur abbia affermato che le elezioni anticipate sarebbero un momento di alta democrazia, ha elencato una serie di cause che in questa fase sconsigliano il ricorso alle urne: la pandemia, una campagna elettorale che rischia di aumentare il numero dei contagi, il Recovery plan da presentare alla Commissione Europea.
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Speriamo che non sia un altro Governo Monti. In questo caso meglio andare alle urne.
Italia. Paese in perenne emergenza, sempre a turare buchi.
Mai nessuna progettualita’; non si programma e pianifica, mai. Si subiscono gli eventi, sperando il prossimo non sia peggio del precedente.
Di chi la colpa? Di chi continua a votare per avere poi ipotetici piaceri personali e di chi lo fa con sufficienza. In entrambi i casi, se stessero a casa, molte cose cambierebbero. Anche per il loro bene perché il clientelismo specialmente sembra buona cosa ma poi quando le cose cambiano ne diventi vittima.
Di tutte e due le cose che cita, certamente, senza dubbio e’ un fallimento della nostra civitas, di noi cittadini della repubblica che non produciamo una politica che serva a gestire la nostra comunita’ nazionale in modo adeguato, cosi come le comunita’ locali, San Benedetto inclusa. Ma non solo, e’ molto complesso, un problema che ha radici di vecchia data (in parte ereditato dalla prima repubblica e che poi si e’ esarcebato) e che purtroppo man mano e’ diventato una matassa sempre piu’ difficile da sbrogliare. Non giudico, per il momento, la persona di Draghi, o prima di lui gli Amato,… Leggi il resto »
Come darti torto!
MARIOOO!! SE PO SAPE’ ‘NDO VAI CO SSA VALICIA?
Favvanc… Marì! m’ha chiamato Sergio, m’ha detto de ‘nna subito che sta ssuccede nu casi…
Ma a pranzo torni, so preso le mazzoline…
Porca… no, non ce la faccio a pranzo, magno da Sergio….
Te le congelo o te le voi portà…
cazzo te saccio… fa m’po tu…