“Una polemica strumentale e vergognosa – ha detto all’Ansa il direttore dell’Area vasta 5 Cesare Milani abbiamo fin qui fatto 3.790 vaccinazioni e 2.700 seconde dosi. Certamente ci sono anche amministrativi, visto che lavorano in ambienti ospedalieri, Rsa comprese, e sono nostri dipendenti”.

Queste le parole del direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani in merito al sequestro operato dai Nas riguardo il registro delle vaccinazioni Covid-19 nella Provincia di Ascoli Piceno del 2 e 3 gennaio.

Vaccini, i Nas sequestrano i registri del 2 e 3 gennaio. Milani: “Vergognoso”

Ovviamente l’augurio di tutti è che le verifiche del Nas dimostrino l’infondatezza, non tanto delle accuse, ma dei timori ufficializzati anche dalla lettera inviata proprio a Milani, oltre che all’assessore regionale Filippo Saltamartini, dall’Ordine dei Medici Chirughi e Odontoiatrici della Provincia di Ascoli.

Caos vaccini nel Piceno. Lettera dell’Ordine dei Medici: “Somministrazione a chi non era destinato”

Il “caso vaccini” segue tra l’altro a distanza ravvicinata il “caso App screening” (clicca qui).

In entrambe le situazioni, purtroppo l’Area Vasta 5 non ha scelto la via migliore, ovvero la massima trasparenza capace di fugare tutti i dubbi o, in caso, ammettere gli errori di gestione e rimediare.

La questione dei vaccini è addirittura emblematica. Soltanto oggi emerge finalmente un primo numero, “3.790 vaccinazioni e 2.700 seconde dosi”. A fronte di una comunicazione quasi istantanea ad esempio nella campagna screening, i numeri della campagna vaccinazioni sono stati tenuti nascosti, nonostante ad esempio le nostre sollecitazioni.

Se Milani e soci avessero pubblicato giorno per giorno l’andamento del numero dei vaccini e l’indicazione del numero esatto di quali fossero i settori coinvolti (personale ospedaliero, personale ditte fornitrici, personale Rsa, degenti Rsa, eccetera), e ovviamente se – come auspichiamo d’altronde – tutto fosse filato regolarmente, non ci sarebbe stato bisogno del sequestro dei Nas per verificare quei numeri che sconosciuti pubblicamente.

Tempo per rimediare c’è, per il futuro. E per il passato, si faccia un’opera di trasparenza a ritroso. Altrimenti ci penseranno i Nas.

Di seguito il nostro articolo del  29 gennaio con le nostre domande.

Vaccini, via il velo dell’imbarazzante silenzio

“Ci si augura che per quell’occasione i consiglieri comunali almeno abbiano a disposizione alcune informazioni fondamentali:

a) quanti vaccini sono stati consegnati all’Area Vasta 5 e rispettivamente all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto e Mazzoni di Ascoli;

b) la definizione temporale delle consegne dei vaccini nell’Area Vasta 5 e all’ospedale Madonna del Soccorso;

c) la ripartizione puntuale, nel tempo, delle categorie vaccinate e la loro identificazione numerica nel tempo;

d) la consultazione da parte delle autorità del “registro delle vaccinazioni”;

e) se gli operatori che hanno contratto l’infezione Covid-19 nel 2020 hanno avuto modo di accedere alla prima vaccinazione di inizio gennaio e, se non, in che modo sono state adoperate le dosi loro riservate”