SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torna la rubrica “Cuore da Ex” con uno degli attaccanti che hanno lasciato un bellissimo ricordo a San Benedetto, anche se più nella prima avventura (Serie C1 1993-94, con 9 reti) che nella seconda, esattamente dieci anni dopo (4 gol in quell’occasione).

Parliamo di Carmine Esposito, attaccante napoletano classe 1970, che proprio nella sua prima avventura con la Samb ottenne la consacrazione nel calcio professionistico, nonostante la presidenza di Antonio Venturato che condusse la società al fallimento, con mesi di stipendi non pagati ai calciatori. Da quel momento Esposito iniziò la sua scalata al grande calcio, affermandosi definitivamente nell’Empoli, in Serie A, con mister Spalletti e approdando anche alla grande Fiorentina allenata da Trapattoni (1998-99), con il capitano Batistuta ed Edmundo (due gol per lui con la Viola), con scudetto sfiorato.

A quel punto, dopo due esperienze il passaggio al Vicenza e alla Sampdoria (12 gol con i liguri), Esposito tornò alla Samb nel mercato autunnale, come rinforzo nella Samb di Gaucci, con l’obiettivo di un campionato di vertice. Non andò benissimo e addirittura Gaucci mise Esposito fuori squadra con Franchi e Filippi (clicca qui).

Nell’intervista di Mauro Scipioni Esposito ha l’occasione sia di ricordare la Samb del 1993, quella con l’attacco stellare formato da lui, Alessandro Damiani, Dario Di Giannatale, Beppe Manari e Tiziano De Patre alle loro spalle, che precisare cosa avvenne invece nel 2004. Oltre a ricordare gli episodi con i grandi protagonisti che ha incontrato nella sua carriera, a cominciare da Diego Armando Maradona con il quale si allenava quando era nella Primavera del Napoli.